Il celebre conduttore ha iniziato la scalata verso la fama prestissimo, aveva trent’anni quando esordì al cinema e in televisione.
Classe 1947, Giancarlo Magalli è tra i volti più amati del mondo dello spettacolo. Nato e cresciuto a Roma prima di buttarsi a capofitto nell’avventura che lo avrebbe condotto al successo ha studiato prima Scienze politiche all’Università La Sapienza poi Economia e commercio all’Università degli studi di Messina. A poco più di vent’anni decise di imprimere una svolta alla propria esistenza, accade tutto nel giro di pochi mesi: è il 1969.
All’epoca si trovava in Puglia, sul Gargano. “Mi avevano notato come cliente di un altro albergo e ho inventato un mestiere che ancora non esisteva”, aveva rivelato in un’intervista di qualche tempo fa concessa a Francesca Fialdini per la sua trasmissione Da noi… a ruota libera. Con lui c’era anche un’altra leggenda, allora un semplice sconosciuto: “Con Pippo Franco è nata poi una collaborazione durata 13 anni”.
“Sono stato il primo animatore italiano”, l’ascesa al successo di Giancarlo Magalli
La vicenda del villaggio turistico Pugnochiuso è entrata ormai nel mito, più volte Giancarlo Magalli ha avuto modo di rievocare quel periodo magico della sua vita dove tutto è iniziato. Il conduttore partì proprio da lì, dal Gargano in Puglia, per intraprendere una carriera lunga e ricca di successi. “Sono stato il primo animatore del primo villaggio turistico italiano, nel 1969 sul Gargano in Puglia”, aveva dichiarato parlando con Francesca Fialdini a Da noi… a ruota libera qualche tempo fa.
Da quell’esperienza nacquero numerosi spettacoli, pensati sia per il teatro che per la televisione. Inoltre, fu una vera e propria fucina di talenti, tanto che dall’anfiteatro del villaggio passarono artisti che poi avrebbero incontrato la fama di lì a poco. Tra questi impossibile non citare Lino Banfi, i Gatti di Vicolo Miracoli, Cochi e Renato, i Giancattivi e Pippo Franco. Proprio su quest’ultimo si è soffermato Magalli: “Avevo pochissimo budget per reclutare artisti debuttanti e uno di questi era lui”.
E non solo, perché tra i suoi allievi c’era una delle colonne portanti del palinsesto Rai di oggi come Fiorello: “Ha seguito i miei corsi a Ostuni”, ha spiegato lo storico presentatore.