Chiusura a record per il Festival dell’Appennino, che ha fatto registrare oltre 30mila presenze. Il bilancio della manifestazione.
Gli organizzatori brindano con soddisfazione alla chiusura del Festival dell’Appennino, l’evento che si è svolto da maggio a ottobre nelle quattro regioni duramente colpite dal sisma del 2016: Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria.
L’evento, giunto alla XVI edizione, ha avuto quest’anno come titolo “Festival dell’Appennino, Inclusivo di Natura” e ha coinvolto 28 Comuni delle quattro regioni per 27 appuntamenti, con eventi che hanno unito escursioni nella natura e momenti di spettacolo.
La manifestazione è stata promossa dal Commissario Straordinario al sisma 2016 e dal BIM Tronto, con la collaborazione dei BIM Vomano-Tordino Teramo, Nera Velino Cascia e Nera-Velino e delle Regioni Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio. Obiettivo: la rinascita per l’Appennino del Centro-Sud Italia. Di seguito i dettagli.
Il Festival dell’Appennino 2025 si è aperto e concluso in provincia di Ascoli Piceno. Il primo appuntamento è stato lo scorso 4 maggio a Palmiano, mentre l’ultimo si è svolto domenica 12 ottobre a Castel Trosino. In entrambi i casi, così come negli altri appuntamenti, è stata proposta un’escursione mattutina seguita dalla visita ai borghi e da un concerto o una performance teatrale.
Il pubblico ha potuto ammirare le bellezze naturali dei luoghi appenninici e ascoltare musicisti e performer sia locali che provenienti da tutta Italia. Una unione di arte, cultura e natura.
Il Festival ha fatto registrare una edizione da record con oltre 30.000 presenze, consolidando la sua posizione di Festival dell’Appennino del Centro Sud Italia. Un successo dovuto soprattutto al ricco programma che per sei mesi ha accompagnato il pubblico in un viaggio lungo i sentieri dell’Appennino, unendo borghi, vette e comunità .
La XVI edizione del Festival dell’Appennino ha ottenuto anche un prestigioso riconoscimento a livello nazionale, rientrando nella selezione finale di 30 “buone pratiche” italiane per un’Italia più sostenibile 2025 – AsviS. Un riconoscimento che premia l’eccellenza del Festival nel rappresentare la diversità dei territori e delle loro esigenze, perseguire obiettivi concreti per lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030) e adottare modalità efficaci di coinvolgimento e inclusione delle comunità .
Soddisfatto il Commissario straordinario al sisma 2016, Guido Castelli, che ha dichiarato: “Il Festival dell’Appennino 2025 si chiude con numeri che certificano inequivocabilmente la bontà del lavoro svolto e con un messaggio chiaro: le nostre aree interne non sono periferie, ma il cuore pulsante del Paese. In questi mesi abbiamo visto la forza delle nostre comunità , la loro capacità di unire memoria e voglia di guardare avanti, di trasformare la fragilità in coesione ed energia costruttiva. Il futuro dell’Appennino centrale passa da qui: dalla bellezza dei luoghi, dalla ricchezza del patrimonio storico, culturale e artistico e dal valore delle persone. Perché ciò di cui hanno bisogno i nostri territori non è soltanto la ricostruzione materiale, ma anche la riparazione economica e sociale”.