Un attore straordinario, Diego Abatantuono. Oggi la grande rivelazione sul suo “gran rifiuto”. Le motivazioni sono molto serie
Uno degli artisti più iconici del panorama italiano. Parliamo di Diego Abatantuono, capace di spaziare da ruoli tutti da ridere, ad altri di una enorme intensità. Eppure, nonostante sia tuttora attivo, oggi arriva la notizia sul gran rifiuto effettuato dal popolare attore. E i motivi sono di quelli serissimi.
Nato il 20 maggio 1955 a Milano, Abatantuono ha intrapreso una carriera cinematografica che si estende per oltre quattro decenni, guadagnandosi il rispetto e l’ammirazione di critici e spettatori. Lui che ha iniziato facendo cabaret a Milano con personaggi del calibro di Enzo Jannacci, Massimo Boldi, Giorgio Faletti.
La sua carriera decolla negli anni ’80 con commedie che conquistano il cuore degli italiani. Le sue interpretazioni spigliate e la capacità di adattarsi a ruoli comici gli hanno aperto le porte del successo. Qualche titolo: “Fantozzi contro tutti” (1980), “Eccezzziunale… veramente”, “Viuuulentemente mia” e “Attila flagello di Dio”, tutti film del 1982.
Tuttavia, Abatantuono non è stato relegato esclusivamente a ruoli comici. Dimostra la sua versatilità affrontando con maestria personaggi drammatici in film come “Regalo di Natale” (1986), “Marrakech Express” (1989), “Mediterraneo” (1991), “Puerto Escondido” (1992), “Nirvana” (1997), film che segnano il sodalizio con il regista Gabriele Salvatores. Ha conquistato il pubblico internazionale con ruoli in film come “Mediterraneo” (1991), vincitore dell’Oscar come miglior film straniero nel 1992. La sua presenza sullo schermo è sinonimo di autenticità e coinvolgimento emotivo.
Il gran rifiuto di Diego Abatantuono
Insomma, una carriera lunghissima e prolifica. Tra i film del nuovo millennio, non possiamo non menzionare “Concorrenza sleale” (2001), “La cena per farli conoscere” (2007), “Gli amici del bar Margherita” (2009) e “La mia banda suona il pop” (2020). Tre volte vincitore del Nastro d’argento come attore protagonista e non protagonista e premiato nel 2021 con il David di Donatello alla carriera.
Insomma, ci sarebbe ben poco da aggiungere su un’artista con una carriera del genere. Eppure, forse vi sorprenderà sapere del gran rifiuto effettuato da Abatantuono nel corso del suo lungo percorso professionale: “Ho rifiutato molte cose di lavoro ma non ho frequentato marginalmente i miei figli. Sono tre tra le persone migliori mai conosciute. Il vero orgoglio è quello, avere dei figli di qualità” ha detto in una recente intervista.
Nel 1984 ha sposato Rita Rabassini, dalla quale ha avuto una figlia, Marta. Dopo la fine del matrimonio, successivamente ha avuto altri due figli, Matteo e Marco, dall’attuale compagna, Giulia Begnotti.