È in arrivo un nuovo bonus per gli italiani. Ma quali sono i requisiti per ottenerlo? Ecco tutto quello che devi sapere.
L’Italia, si sa, attraversa un forte periodo di crisi e coloro che ne risentono maggiormente sono i cittadini più fragili a livello economico. Infatti, lo Stato si sta mobilitando da un po’ di tempo per aiutare i più bisognosi, stanziando diversi bonus e agevolazioni in loro supporto.
Oggi sono in arrivo nuovi incentivi a favore dei cittadini, ma soltanto alcune categorie possono usufruirne. Se ti stai chiedendo a chi sono rivolti e come beneficiarne, sei nel posto giusto. Ecco spiegato tutto quello che devi sapere nei minimi dettagli.
Nuovi bonus in arrivo: ecco tutto quello che devi sapere
Quali sono i nuovi bonus in arrivo per gli italiani e chi può ottenerli? Ecco tutto quello che c’è da sapere. Iniziamo col dirti che è il governo ha in mente di stanziare diversi incentivi sulle tredicesime per i lavoratori a basso reddito, sgravi per le aziende che assumono, soprattutto al Sud, e detassazione dei premi di produzione.
I nuovi interventi saranno prima illustrati ai sindacati, convocati a sorpresa a Palazzo Chigi lunedì per ascoltare le novità proprio dalla premier Giorgia Meloni in una riedizione del “decreto 1 maggio” dello scorso anno. Il viceministro all’Economia Maurizio Leo, al fine della conferenza programmatica di FdI a Pescara, assicura che nel Cdm del 30 aprile riuscirà a portare il decreto legislativo sull’Irpef.
L’iniziativa più importante contenuta nel dlgs è il bonus sulle tredicesime: nell’ultima bozza veniva definito “un’indennità” di massimo 100 euro ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 28mila euro, con coniuge e almeno un figlio a carico. Qui di seguito le parole di Leo: “Ci si sta lavorando, quindi verifichiamo un attimo se ci sono le compatibilità finanziarie”.
E ancora: “Io sono sempre cauto sulle risorse, quindi dobbiamo fare in modo che una misura che può essere sicuramente di vantaggio per le famiglie abbia le necessarie coperture finanziarie”. Un altro provvedimento è il dl Coesione, il quale riscrive le regole per gli oltre 40 miliardi di fondi europei che vengono assegnati all’Italia dall’UE ogni sette anni. E che il Paese fatica a spendere a causa di ostacoli burocratici e scarso coordinamento tra amministrazioni.
L’idea è, inoltre, quella di applicare anche ai fondi strutturali le stesse regole di gestione del Pnrr. Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, si è espresso in merito affermando che l’obiettivo della riforma è “intervenire strutturalmente su alcuni limiti e deficit” delle politiche di coesione del nostro Paese. Dunque, in attesa di ulteriori provvedimenti in merito, non ci resta che attendere.