Assegno di invalidità e trattenuta giornaliera: come si applica e qual è il suo valore

Dall’assegno di invalidità è sottratto ogni giorno un importo: vediamo a quanto ammonta tale importo e come si applica.

In Italia ci sono oltre 3 milioni di persone che soffrono di una qualche disabilità più o meno grave. In alcuni casi queste persone hanno bisogno di essere curate 24 ore su 24 da un familiare o da un caregiver mentre, in altre situazioni, la disabilità non è tale da compromettere lo svolgimento delle azioni più semplici.

Trattenute assegno invalidità
Invalidità e trattenute sull’assegno – Ascolicityrumors.it

In questi ultimi casi rientrano le persone che soffrono di una qualche disabilità ma che riescono comunque a svolgere un lavoro. A queste persone spetta l’assegno ordinario di invalidità lavorativa, una prestazione economica erogata a domanda dall’INPS in favore di coloro la cui capacità lavorativa è ridotta a meno di un terzo a causa di infermità permanente di natura mentale o fisica.

Assegno di invalidità: chi può richiederlo

L’assegno ordinario è riconosciuto per tre anni e fino ad un massimo di tre riconoscimenti successivi, dopo di che l’assegno ottiene una conferma definitiva. Possono ricevere l’assegno i dipendenti, i lavoratori autonomi e gli iscritti ad alcuni fondi pensioni sostitutivi ed integrativi dell’assicurazione generale obbligatoria.

Trattenute assegno invalidità
Invalidità e trattenute sull’assegno – Ascolicityrumors.it

Per ottenere l’assegno il richiedente deve essere assicurato presso l’INPS da almeno 5 anni; contare su un’anzianità contributiva pari ad almeno 5 anni, ovvero 260 contributi settimanali, dei quali almeno tre anni (156 contributi settimanali) versati negli ultimi cinque anni.

Dunque l’assegno ordinario di inabilità è concesso anche se si continua a lavorare. Il lavoratore sarà sottoposto ogni anno ad una verifica sanitaria, che può essere richiesta anche direttamente dall’interessato. I periodi coperti dall’assegno, in assenza di contributi da lavoro sono considerati utili per il raggiungimento del diritto alla pensione di vecchiaia.

Quello che non tutti sanno in relazione all’assegno ordinario di invalidità è che questo è sottoposto ad una trattenuta giornaliera. La trattenuta sullo stipendio si applica ai giorni retribuiti così come stabilito dall’articolo 1, comma 42, della legge 335/1995 che fa, per l’appunto, esplicito riferimento al reddito, quindi a rilevare sono le giornate lavorative.

La trattenuta giornaliera è pari al 25% dell’importo dell’Assegno nel caso in cui il reddito sia superiore a quattro volte il trattamento minimo (assegno sociale), ed è pari al 50% se lo stipendio è superiore a cinque volte il minimo. La trattenuta non è invece applicata se il reddito da lavoro dipendente è inferiore a quattro volte il minimo.

Infine c’è un altro aspetto da tenere conto: il trattamento derivante dal cumulo dei redditi con l’Assegno di invalidità ridotto non può essere inferiore a quello che spetterebbe allo stesso soggetto qualora il reddito risultasse pari al limite massimo della fascia immediatamente precedente a quella nella quale il reddito posseduto si colloca. Questo significa che la decurtazione non può far calare il reddito sotto quattro volte il minimo di pensione.

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