Assegno unico, procedure di verifica in corso: cosa rischiano i beneficiari

L’Inps ha annunciato tutta una serie di verifiche per i beneficiari dell’assegno unico. Ecco cosa riguardano e chi rischia.

Come molti ben sanno, tra i tanti aiuti che ogni anno consentono di vivere al meglio la vita di tutti i giorni, spendendo meno e contando su somme di denaro esterne e quindi in grado di sgravare da diverse incombenze, c’è il cosiddetto assegno unico. Un procedimento che da anni consente di sostenere meno spese, usando per le stesse i soldi percepiti tramite un mensile che viene assegnato puntualmente a chi ha fatto domanda.

Assegno unico: procedure di verifica in corso
Al via le verifiche per l’assegno unico: cosa aspettarsi (Ascoli.cityrumors.it)

A tal proposito, però, l’Inps ha appena reso noto l’accertamento delle caratteristiche dei vari richiedenti. E tutto al fine di eliminare l’assegno unico a coloro che non rientrano in quelle richieste e di favorire, così, coloro che ne hanno davvero bisogno. Scopriamo, quindi, in cosa consistono le attuali indagini e a cosa si andrà incontro se non si rispettano le voci richieste dalla domanda di assegno unico precedentemente compilata.

Assegno unico: quali sono le procedure di verifica in corso

Per chi si stesse interrogando sulle procedure di verifica in corso legate all’assegno unico e citate recentemente dall’Inps, è importante sapere che queste riguardano proprio le voci compilate in fase di domanda e la loro veridicità. In altre parole, l’ente intende verificare le effettive condizioni di svantaggio. Per farlo si è rivolto ai Comuni interessati e alle Asl, trasmettendo loro i codici fiscali dei richiedenti al fine di portare avanti gli accertamenti necessari.

Assegno unico: quali sono le procedure di verifica in corso
Le nuove procedure di verifica per l’assegno unico (Ascoli.cityrumors.it)

In caso di discrepanze, l’assegno di inclusione potrebbe essere interrotto. Se, invece, dovesse combariare tutto, le domande saranno accolte in modo progressivo e successivamente inserite nei canali di pagamento al fine di far ricevere ai richiedenti la quota mensile che gli spetta. Per chi ha asserito il vero, esaudendo positivamente i requisiti, dunque, non c’è alcun problema.

Al contrario, se si è in dolo anche per un solo particolare, si corre il rischio di non ricevere più l’assegno di inclusione o, in caso di domanda appena fatta, di non essere accettati. Per quanto riguarda i pagamenti, questi saranno disposti il 15 del mese per chi ha fatto richiesta da poco e il 27 del mese per chi, invece, ha proceduto al rinnovo. Per chi fosse curioso riguardo ai controlli messi in atto dall’Inps, questi saranno consultabili anche dai singoli cittadini che potranno risalire a quanto deciso per il loro singolo caso.

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