Tra novembre e dicembre molti pensionati italiani avranno un considerevole aumento sulle pensioni: i dettagli.
Il Consiglio dei Ministri ha ufficialmente approvato la nuova Legge di Bilancio 2024 che prevede tantissime novità, prima tra la Riforma Fiscale con il taglio del cuneo e la riduzione delle aliquote IRPEF. Oltre all’aumento dell’IVA su molti prodotti, tra cui le sigarette ma anche gli assorbenti, nella manovra trova posto anche il tema pensionistico.
La nuova manovra, infatti, conferma il ricalcolo delle pensioni per effetto del conguaglio della rivalutazione pensionistica del 2023, rivalutazione definitiva per adeguare gli assegni pensionistici all’inflazione. Le pensioni, dunque, aumenteranno ma ancora non si sa di preciso quando, con molta probabilità tra novembre e dicembre.
Pensioni, aumenti in arrivo: il motivo
Il conguaglio degli assegni pensionistici è il risultato della rivalutazione con indice definitivo ufficiale del 2023. L’adeguamento all’inflazione è calcolato, per l’anno in corso, sulla differenza dello 0,8% tra il tasso di rivalutazione provvisorio con cui sono state rivalutate le pensioni a inizio anno, al 7,3%, e tasso di rivalutazione definitivo deciso in corso d’anno e fissato all’8,1%.
Ogni inizio anno le pensioni sono infatti rivalutate su un indice provvisorio che per il 2023 è stato del 7,3%. A fine anno tale indice è ricalcolato sull’andamento dei prezzi al consumo accertati dall’ISTAT. Per il 2023 il ricalcolo è stato dunque dell’0,8%, portando l’indice di rivalutazione definitivo all’8,1%.
Proprio per adeguare le pensioni all’indice di rivalutazione definitivo che tutti gli assegni pensionistici aumenteranno da qualche decina a qualche centinaia di euro. Considerando gli aumenti mensili e gli arretrati da inizio anno, da aggiungere alla tredicesima mensilità, un pensionato potrà arrivare ad avere molto più del doppio della solita pensione mensile.
Se da un lato sappiamo con certezza che le pensioni aumentano, ancora non si conoscono per certi i tempi di pagamento dei conguagli sugli assegni. In un primo momento gli aumenti dovevano essere pagati nel corso del mese di novembre ma, probabilmente non sarà così.
L’INPS, infatti, ha bisogno di più tempo per poter effettuare i ricalcoli di tutti i tipi di pensione e poi, successivamente, disporre i pagamenti. Proprio per questo motivo che è molto più probabile che gli aumenti saranno pagati nel corso del mese di dicembre, insieme alle tredicesime.
Ricordiamo, poi, che nel 2024 aumenterà anche la pensione minima che avrà un importo massimo di 618 euro. Inoltre anche le pensioni minime saranno soggette a rivalutazione nel 2024 e, in questo caso, l’indice di rivalutazione dovrebbe essere al 5,5%. Se tale indice dovesse essere confermato, una pensione minima di 618 euro aumenterebbe ancora di 34 euro circa per un totale di 652 euro di pensione mensile minima.