Benefici con ISEE basso, ma se aumenta quanto si perde? Incredibile la risposta

Nel calcolo dell’Isee incidono molte variabili che possono farlo aumentare. Quando si rischia di perdere benefici economici?

Come tutti ormai sanno, il calcolo dell’Isee è determinante per l’accesso ad una molteplicità di bonus ed agevolazioni. E rappresenta, dunque, un passaggio essenziale. In primis per le famiglie a basso reddito che, in tal modo, possono beneficiare di aiuti economici che vadano ad ammortizzare la precarietà della loro situazione finanziaria.

Calcolo isee, quando si rischia di perdere i bonus
Calcolo dell’Isee: il dettaglio a cui prestare attenzione (Foto Ansa) – ascoli.cityrumors.it

Ciò nonostante nel calcolo del valore dell’Isee entrano in gioco numerose variabili e, pertanto, non basta fare riferimento solo al proprio reddito. Ne deriva che, di anno in anno, tale valore possa cambiare portando ad improvvisi innalzamenti dell’Indicatore – con il rischio di perdere, così, i bonus che fino a quel momento si ricevevano. Ecco, quindi, a che cosa bisogna prestare attenzione.

Calcolo Isee e perdita di benefici economici: i dettagli da considerare

L’attestazione viene calcolata guardando al passato, ovvero a due anni prima dalla data nella quale viene presentata la Dsu; oppure, qualora si intenda produrre l’Isee corrente, all’anno precedente. Il problema è che il calcolo include anzitutto i redditi percepiti, ma vi sono anche altri dettagli che rientrano nell’insieme preso in considerazione per definire la situazione socio economica equivalente di una famiglia o della singola persone. Si tratta dei patrimoni mobiliari ed immobiliari e, in particolare, dei risparmi.

Patrimonio mobiliare e immobiliare a fini isee: quali sono i dettagli da conoscere
Sono diversi i valori che possono incidere sul calcolo dell’Isee – asocli.cityrumors.it

Un elemento, questo, che può andare fortemente ad incidere sul valore finale dell’Isee facendolo anche mutare radicalmente di anno in anno. Premesso che i redditi sono quelli che possono comportare un aumento maggiore dell’Indicatore, anche i risparmi giocano la loro parte seppur con una potenziale variabilità dell’Indicatore inferiore.

Ciò dunque potrebbe comportare il superamento di una certa soglia, al di sopra della quale si potrebbero perdere benefici economici come bonus o sussidi, oppure ci si potrebbe trovare a ricevere importi di gran lunga inferiori rispetto a quelli ottenuti l’anno prima. Attenzione, quindi: quello di cui si tiene conto è il saldo ma anche la giacenza media, prendendo il valore tra i due superiore guardando sia ai depositi che ai conti correnti postali e bancari fino al 31 dicembre dei due anni che precedono la data nella quale la Dsu viene presentata.

Affinché non vengano considerati nell’Isee, si potranno mettere da parte fino a 6000 euro per un componente e 8000 per due componenti; mentre per una famiglia di almeno tre membri il limite è di circa 10mila euro, ai quali si sommano 1000 euro per ogni figlio successivo al secondo.

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