Avere un bonus del valore di 784 euro non è poi così impossibile, oltre a essere utile, ecco chi ne ha diritto.
Riuscire a far fronte a tutte le spese è tutt’altro che semplice, al punto tale che in alcune occasioni si arriva già alla fine del mese a fare i conti per avere un’idea se quanto rimasto possa essere sufficiente. Non sono poche le persone che si trovano in preda all’ansia per questo, addirittura si svegliano la notte per le mancate certezze, pur avendo un lavoro che possa garantire un guadagno fisso.
In casi simili ci si augura che possa arrivare una mano da parte delle istituzioni, che possono rendersi conto di quante siano le famiglie (ma vale ovviamente anche per i single) che sono in estrema difficoltà. Dall’inizio della pandemia abbiamo così iniziato a convivere con la parola “bonus”, in riferimento a una serie di sostegni concessi a chi è in difficoltà ed è quello che potrebbe accadere ad alcuni, che potrebbero avere diritto addirittura a 784 euro.
784 euro sotto forma di bonus per te: ecco come
Avere un bonus fa certamente comodo, a maggior ragione se questo viene concesso in un periodo in cui si è alle prese con numerose spese o si ha a che fare con un’emergenza. Troppo spesso però ci scontriamo con una realtà che risulta essere amara, al punto tale che alcune agevolazioni vengono concesse solo a una platea ristretta da cui si finisce per essere esclusi.
Non è detto però che sia sempre così. Addirittura si potrebbe partire da una base di 784 euro destinata a salire. Questo è previsto per quello che può essere considerato Bonus Agricoltura, secondo quanto previsto dalla PAC (Politica Agricola Comune), che si pone l’obiettivo di rendere il reddito di chi opera nell’agricoltura simile a quello di chi opera in altri settori. In realtà, la cifra non si limita a questo, i 784 euro sono infatti previsti per ogni ettaro di terreno, su base annuale, per questo l’importo non può che lievitare in modo piuttosto semplice.
Non si tratta però dell’unica agevolazione prevista, è bene saperlo. Questo infatti può essere destinato in modo particolare a chi si dedica alla coltivazione degli ulivi, uno degli ambiti più diffusi nel nostro Paese, che costituisce una parte importante della nostra economia.
Le imprese agricole possono inoltre ottenere altri 116 euro a ettaro, riconosciuti agli olivicoltori, a condizione che venga mostrata la documentazione che attesti l’inclusione nei sistemi di qualità e che la produzione di olio di oliva derivi da superfici che insistono su terreni IIGG. Si punta in questo modo a garantire maggiore produttività, dare sostegno ai lavoratori e aumentare la competitività nel settore, così da rendere più ampia la produzione IG, cioè DOP (Denominazione di origine protetta) e IGP (Indicazione geografica protetta).
Le altre agevolazioni previste
Per quanto riguarda gli ulivi, un’attenzione particolare viene rivolta a chi si occupa di tutelare il patrimonio paesaggistico e storico, compresi gli ulivi storici. In questo caso si avrà diritto a 220 euro l’anno per ogni ettaro di terreno. La cifra cresce poi del 20% per chi si trova in aree Natura 2000 o Zvn, Zone Vulnerabili da Nitrati di origine agricola) per gli oliveti tradizionali, così da arrivare a 264 euro.
Tra le agevolazioni che vengono concesse ci sono 120 euro a ettaro l’anno a fronte di operazioni di inerbimento. Non è possibile però effettuare tutti gli interventi per i beneficiari, da questi sono esclusi lo sfalcio dell’erba, trinciatura o sfibratura, oltre a non poter usare diserbanti chimici.
Si otterranno poi 250 euro l’anno per ogni ettaro se si coltivano piante di interesse apistico (nettarifere o pollinifere), seminate o spontanee.