Con l’apertura del mese di novembre, l’ente previdenziale entra nel vivo della maratona di pagamenti, la quale si protrarrà fino alla fine del mese.
Sono queste le settimane in cui il consiglio dei ministri sta già discutendo la bozza della prossima legge di bilancio. Sono pervenute le prime formulazioni delle iniziative che prenderanno vita nei prossimi mesi: l’intenzione è quella di proseguire principalmente sulla linea di assistenza alla famiglia, aggiornando pressappoco gli standard delle misure già esistenti e con tutta probabilità, ripristinando soluzioni poi accantonate.
Di fatto, scorrendo i futuri programmi del governo vi si può individuare una fase di rispolvero di alcune misure note sin dai tempi del governo Draghi; comunque, tutte concentrate principalmente intorno al nodo dei nuclei familiari. Nel tentativo di stimolare la natalità, l’incremento di ogni singola misura di sostegno viene regolata in base al numero dei figli. In parte, questa strategia è visibile nel sistema pensionistico anticipatori dell’Opzione Donna: l’uscita è anticipata di uno o due anni in base che si abbia uno, due o più figli.
Pagamenti INPS, quali misure si attendono
Certo, per il prossimo anno è inevitabile non considerare ancora una volta le dinamiche impattanti che hanno tenuto banco nell’ultimo anno e mezzo: ovverosia, l’inflazione e il conseguente calo del potere d’acquisto. Conseguenze, queste, che hanno avuto le ricadute più pesanti proprio sulle famiglie, e sui figli in particolare. I consumi collettivi, infatti, debbono confrontarsi, anche in futuro, con il costo della vita in aumento e gli incrementi dell’energia.
In un simile contesto, si sta pensando a rafforzare uno strumento tanto diffuso quanto efficace come l’Assegno Unico e universale per le famiglie. Fermo restando la soglia che regola solamente gli importi degli assegni (non la loro legittimità), si andrà verso l’innalzamento del limite anagrafico massimo dei figli a carico, oltre i 21 anni; ciò poiché la misura erogata dall’INPS potrà in questo modo finanziare gli studi degli universitari a carico dei genitori. Saranno altresì ripristinate precedenti detrazioni alle famiglie.
Dall’Assegno Unico al Reddito di Cittadinanza, le date delle erogazioni
L’Assegno Unico è parte di quel portfolio di sostegni che l’ente previdenziale regola mediante varie finestre di pagamento ogni mese. Nel corso degli ultimi anni, e in virtù delle contagiose difficoltà economiche, il numero dei richiedenti e degli soggetti che ne hanno ottenuto il riconoscimento, si è fatto nutrito, al punto da creare non pochi inciampi al credito delle casse dell’Istituto.
La folta quantità dei sussidi, accompagnati da pensioni e indennità, ha prodotto un fitto calendario mensile relativo alle date di erogazione. Il mese di novembre si è appena aperto con le consegne dei ratei pensionistici (fino al 6). Per l’AUU si dovrà invece aspettare la metà del mese: dal 16 al 18 per i beneficiari passati dell’assegno senza variazioni; fino al termine del prossimo mese, per i nuovi beneficiari.
Per i residui soggetti che godono del Reddito di Cittadinanza, i giorni saranno: 15 novembre, per il primo ricevimento; il 27, per i accrediti successivi al primo. La Carta Acquisti, da 80 euro bimestrali, sarà ricaricata da metà mese. Le scadenze del Supporto Formazione Lavoro sono: dal 27 novembre, per coloro che entro il 15 del mese hanno soddisfatto le condizioni; dal 15 del mese successivo, per le richieste pervenute dopo il 15.
