Recentemente si è parlato molto di TFS e TFR, ma non tutti sanno cosa siano. Vediamo qual è la differenza tra i due e quale conviene.
Che si parli di TFR o TFS la sostanza è bene o male la stessa: un ammontare di denaro che viene dato al lavoratore una volta interrotto il proprio rapporto con il datore di lavoro. Si tratta di due indennità che vengono applicate alla fine di un contratto ad un dipendente ed esistono soltanto per questa categoria di lavoratori.
Quando un dipendente esaurisce il proprio rapporto con un datore di lavoro, gli viene riconosciuta una somma di denaro stabilita secondo delle regole precise. Questa prevede variazioni in base a quanto tempo il lavoratore è rimasto sotto contratto e a quanto sono ammontati i salari ottenuti durante la sua carriera. Stiamo parlando del Trattamento di Fine Rapporto, più comunemente conosciuto come TFR, le cui regole da seguire per calcolarne l’ammontare sono specificate dall’articolo 2120 del Codice Civile.
Questa, tuttavia, non è l’unica indennità che viene riconosciuta ad un lavoratore dipendente alla fine di un rapporto di lavoro. Per i dipendenti pubblici, e solo per essi, esiste anche il Trattamento di Fine Servizio, o TFS. Si tratta di un’indennità extra che non si rivolge a tutti, ma solo a quelli assunti a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2000. A chi è stato assunto dopo tale data, spetta il TFR come agli altri lavoratori dipendenti, compresi quelli del settore privato.
Perché esiste tale differenziazione? In parole povere, il motivo sarebbe un cambio di legge che regola i rapporti di lavoro entrata in vigore a partire dall’1 gennaio 2001. Il TFS, in realtà, si articola in più voci e comprende l’Indennità di Buonuscita, l’Indennità Premio di Servizio e l’Indennità di Anzianità. Ognuna di esse è stata sostituita nel 2001 dal TFR, ma a causa della particolare posizione contrattuale dei dipendenti pubblici molti di questi percepiscono ancora il TFS oggi.
TFS o TFR: quali sono le differenze
La differenza tra le due misure sta nel calcolo dell’ammontare di denaro per l’indennità e nella modalità di pagamento. Il TFS può essere ottenuto sommando le tre indennità che lo compongono.
- L’Indennità di Buonuscita si calcola prendendo l’80% della retribuzione mensile, compresa la tredicesima, e moltiplicandola per gli anni di servizio accumulati;
- L’Indennità Premio di Servizio corrisponde ad 1/15 dell’80% della retribuzione annua moltiplicata per gli anni di servizio maturati.
Nonostante il nome indichi il TFS come concesso “a fine servizio”, la realtà è che questo non viene pagato immediatamente, bensì dopo almeno 12 mesi dalla fine effettiva del rapporto di lavoro. Le uniche due eccezioni sono inabilità o decesso del dipendente, per cui esso viene corrisposto dopo 105 giorni.
Le modalità di pagamento del TFS variano in 3 forme. La prima è a soluzione unica, con cui viene versato interamente in un’unica soluzione per un importo complessivo non superiore a 50.000 euro lordi. La seconda è la soluzione in 2 rate annuali, per somme che vanno da 50.000 a 100.000 euro lordi. La terza è la soluzione in 3 rate annuali, che viene adottata per le somme che superano i 100.000 euro lordi.