Il diabete è una malattia invalidante e in alcune circostanze può dare l’accesso ai benefici previsti dalla Legge 104.
Come per tutte le tipologie di invalidità, sia fisiche che psichiatriche, l’iter per la certificazione e l’assegnazione di eventuali benefit è abbastanza lungo. Infatti ad esempio chi soffre di diabete può fare la richiesta all’INPS per la Legge 104, dimostrando la gravità della sua situazione di salute.
La domanda si fa attraverso l’invio telematico delle certificazioni mediche, delle diagnosi, delle terapie assunte e di tutto ciò che serve a stabilire l’eventuale percentuale di invalidità. È il medico di famiglia che si occupa di inviare la documentazione, appunto telematicamente.
La percentuale di invalidità non è sempre uguale, come possiamo immaginare; ad esempio chi ottiene tra il 91 e il 100% di invalidità col diabete è perché ha in essere condizioni croniche gravi, come “nefropatia e/o retinopatia proliferante, maculopatia, emorragie vitreali e/o arteriopatia ostruttiva (Classe IV)”.
Quale percentuale di invalidità col diabete dà diritto alle agevolazioni previste dal Comma 3 della Legge 104
Abbiamo detto che la gravità del diabete può essere classificata come condizione di invalidità. Le persone che soffrono di questa patologia possono arrivare ad ottenere la Legge 104 dal 42% in su di percentuale di invalidità, decisa dalla Commissione INPS dopo la valutazione della pratica.
Tuttavia, per avere anche l’accesso ai benefici dell’articolo 3 comma 3 della Legge 104 serve una percentuale di invalidità compreso tra il 91 e il 100, dunque il soggetto deve essere dichiarato gravemente disabile.
In pratica bisogna dimostrare che il soggetto non riesce a compiere gli atti normali quotidiani, che ha la capacità lavorativa compromessa e che necessita di cure/assistenza in modo continuativo.
Solitamente l’INPS è molto celere nel dare la risposta alla domanda di invalidità e Legge 104, che si inoltrano contemporaneamente. Dopo circa 30 giorni si riceverà il parere della Commissione, che comunque può essere impugnato se si ritiene che non abbia soddisfatto le richieste.
A quel punto, se è stata riconosciuta la Legge 104 e anche l’art.3 comma3, scattano tutte le agevolazioni previste. Ad esempio, il soggetto potrà andare in pensione anticipatamente, o in caso di difficoltà economiche ricevere un assegno di invalidità, e anche chi assiste la persona disabile (caregiver) potrà beneficiare di permessi retribuiti dal lavoro.
Altri benefit concessi possono riguardare l’Iva agevolata per l’acquisto di ausili, così come l’esenzione dal ticket per visite specialistiche o l’erogazione di medicinali a costo zero. A seconda della situazione in essere sarà la stessa Commissione a fornire un elenco di tutte le agevolazioni o sgravi concessi al soggetto con disabilità.