Cosa fare quando realizziamo di aver digitato l’Iban sbagliato? C’è una procedura – pochissimo nota – da seguire per correggere l’errore.
Volenti o nolenti, siamo tutti abitanti di una città digitale dove anche le transazioni bancarie viaggiano online, a cominciare dai bonifici. Vuoi per la fretta, vuoi per la distrazione, a volte capita di digitare erroneamente l’Iban durante un’operazione. Che fare in casi come questi?
La prima reazione generalmente è il panico. Ma si sa che la paura, più ancora della fretta, è una pessima consigliera. Cerchiamo di tenere sotto controllo l’agitazione quando ci accorgiamo dell’errore post-conferma del bonifico. Meglio mantenere la calma e tentare di capire come correggere l’errore e inviare il denaro al giusto destinatario.
Come è facile immaginare, c’è una procedura – anzi più di una – che ci aiuterà a gestire e a risolvere il problema. Pochi ne sono a conoscenza, ma esiste davvero. Vediamo allora come dobbiamo muoverci quando ci rendiamo conto di aver commesso un errore nell’inserire l’Iban mentre stavamo effettuando il bonifico.
Come correggere il bonifico e l’Iban sbagliato: la procedura da seguire
Può capitare di digitare un Iban sbagliato durante una transazione in denaro. Si tratta di un errore comune e gestibile dal sistema bancario. Scattano infatti dei controlli automatici da parte del sistema. Quando viene rilevata un’incongruenza tra l’Iban e il nome del beneficiario il trasferimento di denaro viene bloccato e i soldi restituiti al mittente.
Equipaggiate con tecnologie avanzate, le moderne piattaforme di internet banking degli istituti di credito sono in grado di controllare la correttezza delle informazioni inserite, a partire da possibili discrepanze nei dati del destinatario causate da errori di digitazioni dell’utente. Questo però non significa che gli errori si azzerino, ecco come fare per rimediare quando il filtro del controllo automatico non ha individuato l’Iban errato.
In questo caso è fondamentale agire rapidamente. Il tempo per interrompere il bonifico, come possiamo intuire, non è eterno anche se l’effettivo trasferimento dei fondi può richiedere fino a tre giorni lavorativi. Insomma, la finestra temporale per revocare la transazione errata è piuttosto breve e spesso non è prevedibile con chiarezza.
Diventa perciò indispensabile attivarsi subito dopo aver scoperto l’errore. Una volta eseguito il bonifico, revocarlo infatti non è più possibile. A questo punto non ci rimarrà che un’opzione: richiedere il riaccredito sul nostro conto. Ma si tratta di una procedura non semplici e dall’esito non sempre assicurato. Meglio allora controllare sempre con attenzione tutti i dati del beneficiario prima di fare il bonifico.