Attenzione a non commettere questo errore con il modello 730. Se non inserisci una specifica voce rischi di perdere un alto rimborso. Ecco cosa bisogna sapere.
Scaricare sul reddito e nel modello 730 alcune spese è la soluzione migliore per pagare meno tasse. Tutto ciò prende il nome di detrazioni. Infatti, il TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) prevede numerose spese detraibili che il contribuente può utilizzare per recuperare l’IRPEF pagata o per versarne meno.
Come molti sanno, nel 730 del 2024 si possono scaricare le spese sostenute nel 2023, così come i redditi da dichiarare per pagare le tasse sono quelli dello scorso anno. Le spese più comuni da detrarre sul reddito (e nel modello 730) sono quelle sanitarie, mediche o farmaceutiche. Queste possono essere sostenute direttamente dal contribuente dichiarante o dai suoi familiari fiscalmente a carico. Fatta tale premessa, vediamo come non rischiare di perdere un rimborso più alto.
Modello 730: ecco come ottenere un rimborso più alto
Iniziamo col dire che le spese sanitarie, farmaceutiche e mediche permettono al contribuente di recuperare il 19% di quanto versato. Non ci sono limiti, eccetto che per quelle superiori a 15.493,71 euro rateizzate in quattro annualità di pari importo.
Inoltre, le spese per i familiari con figli a carico possono essere scaricate. Rientrano quelle sportive che riguardano i figli tra i 5 e i 18 anni. Anche le spese per associazioni, palestre, piscine e qualsiasi altra attività svolta dai ragazzi, se collegate ad una pratica sportiva dilettantistica, possono essere detratte fino ad un massimo di 210 euro di spesa a figlio.
Allo stesso modo, le spese scolastiche e universitarie garantiscono il 19% di recupero. I figli iscritti ad AFAM (Alta Formazione Artistica Musicale Coreutica) danno diritto ad una specifica detrazione fino al limite massimo di 1000 euro, sempre che la loro età sia tra i 5 e i 18 anni e che il limite di reddito sia di 36.000 euro.
Per i figli affetti da disturbi specifici dell’apprendimento fino alla fine della scuola superiore, il contribuente ha diritto a scaricare senza franchigia le spese sostenute per l’acquisto di strumenti collegati a questi disturbi. Anche per le spese sostenute per il contribuente o per i familiari a carico affetti da handicap si può scaricare il 19%. Così come per quelle relative alla badante.
Modello 730: rimborso prima casa e polizze
Chi ha acquistato la prima casa e ha acceso un mutuo può recuperare il 19% della spesa per gli interessi pagati sulle rate dell’anno precedente e fino al limite di 4.000 euro se si tratta di un mutuo per l’acquisto, o di 2.582 euro se il mutuo è per la ristrutturazione. In quest’ultimo caso, si può recuperare in dieci rate annuali di pari importo il 50% di quanto speso con un limite di 96.000 euro di spese detraibili. Per gli interventi sull’efficienza energetica della propria casa, la detrazione può arrivare anche al 65% della spesa sostenuta.
Il rischio sismico, invece, prevede il recupero dell’80% della spesa sostenuta. Si possono scaricare anche il 50% delle spese per l’acquisto di grandi elettrodomestici o mobili. Assicurare la casa contro eventi calamitosi include il diritto a detrarre nel modello 730 il 19% del costo della polizza. Proseguendo, per i giovani sotto i 31 anni di età la detrazione del canone di affitto è pari al 20%. Ma solo se la cifra annuale è compresa tra 991,60 e 2.000 euro.
Le detrazioni per i canoni di affitto sono previste anche per i lavoratori fuori sede. Chi, per questioni occupazionali, si sposta in un Comune che dista più di 100 Km da casa può scaricare il relativo canone di affitto. Ma solo per i primi tre anni di trasferimento. La detrazione è pari a 991,60 euro per contribuenti con redditi fino alla soglia di 15.493,71 euro. E di 495,80 euro per contribuenti con redditi fino a 30.987,41 euro.
Troviamo la detrazione nel modello 730 per spese funebri, sempre dell’anno precedente. Inoltre, vi sono garanzie accessorie scollegate dalla polizza contro la Responsabilità Civile: l’assicurazione sulla vita può essere detratta al 19% di massimo 750 euro all’anno. Essa, infine, dà diritto alla detrazione del 19% fino a 530 euro di spesa per i contratti stipulati prima del 2001.