Conoscere in anticipo l’importo di pensione che si riceverà è molto importante anche per capire se sono stati commessi eventuali errori
Calcolare l’importo della pensione che si andrà a ricevere una volta interrotta la propria attività lavorativa è molto importante non solo per avere la consapevolezza di quelli che saranno gli importi che si otterranno ma anche di verificare la presenza di eventuali errori. Infatti può succedere che gli enti previdenziali o le amministrazioni finanziarie delle aziende commettano errori che potrebbero andare a creare discrepanze nel calcolo del trattamento pensionistico.
Le ragioni sono varie: potrebbero essere state commesse sviste nell’accreditamento delle settimane lavorate oppure potrebbero non essere state conteggiate eventuali maggiorazioni. L’ente previdenziale potrebbe inoltre aver conteggiato in modo errato rispetto al dovuto alcuni versamenti effettuati dal lavoratore nel corso degli anni.
Calcolo della pensione, perché ogni dipendente dovrebbe farlo in anticipo. Come scoprire gli errori
In linea di massima i valori erronei scaturiscono quasi sempre da errori di pratiche amministrative e solo in fase di chiusura pensionistica, qualora non abbia effettuato il calcolo anticipato della pensione, il dipendente se ne renderà conto. Con tutte le spiacevoli conseguenze del caso. È importante dunque conoscere con costanza la propria situazione personale per, qualora sia necessario, dare il via al percorso che porterà ad una segnalazione contributiva all’Istituto di previdenza. In alternativa, qualora emerga un calcolo del rateo di pensione errato, si potrà avviare l’iter procedurale del ricorso.
Sul portale dell’Inps esiste il servizio ‘La mia pensione futura’: esso consente di effettuare una simulazione di quello che presumibilmente sarà il trattamento pensionistico previsto una volta conclusa l’attività lavorativa.
Questo calcolo è basato sulla normativa in vigore oltre che sulle tre ‘variabili in gioco’ ovvero l’età, la retribuzione ed il reddito e in ultimo la storia lavorativa. Possono sfruttarlo sia il lavoratori con contribuzione versata al Fondo pensioni lavoratori dipendenti che alla Gestione separata oltre che agli altri fondi e gestioni amministrate dall’Inps, ed anche agli iscritti alla Gestione Dirigenti di aziende industriali.
Grazie a questo servizio non solo si possono controllare i contributi versati ma anche comunicare eventuali periodi di contribuzione mancanti e conoscere la data a partire dalla quale si maturerà il diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia. Inoltre il servizio fornisce l’importo stimato della pensione a prescindere dall’andamento dell’inflazione ma anche ipotizzare la sospensione del lavoro.