Pensioni 2024: tutte le misure per il pensionamento anticipato e ordinario per uscire dal lavoro

Il 2024 sarà un anno ricco di novità per quanto riguarda le pensioni. I cambiamenti riguarderanno soprattutto le misure di prepensionamento.

Il Governo Meloni, con la manovra di Bilancio 2024, ha apportato tante novità al mondo delle pensioni. Dal prossimo anno cambieranno i requisiti d’accesso per tutte le misure di pensione anticipata.

Pensioni nel 2024
Novità per il 2024 -(Giorgia Meloni Facebook)- Ascolicityrumors.it

La riforma delle pensioni per ora non si può fare ma la manovra di Bilancio 2024 ha apportato cambiamenti quasi rivoluzionari alle misure di pensione anticipata. Ciò che è certo è che la legge Fornero non è stata superata e non è chiaro se è quando riusciremo a lasciarcela alle spalle. Fino al 2026 l’età pensionabile resterà ferma a 67 anni: dopo potrebbe addirittura aumentare come conseguenza di un progressivo aumento dell’aspettativa di vita media.

Se la Fornero resta uguale, a cambiare saranno tutte le misure di pensione anticipata: Quota 103, Ape sociale e Opzione donna.  I cambiamenti andranno in una direzione piuttosto chiara: non agevolare troppe uscite anticipate dal mondo del lavoro: l’attuale situazione del Paese non lo consente.

Pensione anticipata nel 2024: ecco cosa cambierà

Prepariamoci ad un oceano di novità già a partire da gennaio 2024. Molti che speravano di poter finalmente lasciare il lavoro il prossimo anno, resteranno fortemente delusi. Le misure di pensione anticipata, infatti, dal 2024, avranno requisiti d’accesso diversi.

Come cambieranno le pensioni
Ecco cosa cambierà nel 2024 – Ascolicityrumors.it

Partiamo con Quota 103 che nel 2024 non esisterà  più. Al suo posto troveremo Quota 104 con la quale sarà possibile andare in pensione a 63 anni con almeno 41 di contributi. La finestra per ricevere la propria pensione per chi sceglierà questa misura passerà da 3 mesi a 7 per i dipendenti del settore privato e da 6 mesi a 9 per i dipendenti pubblici. Inoltre con Quota 104 l’assegno previdenziale non potrà superare di 4 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps fino al compimento di 67 anni e sarà calcolato con il sistema contributivo puro.

Passiamo a Opzione donna. Dopo tanti dubbi la misura è stata riconfermata ma l’età pensionabile passerà da 60 anni a 61. Il requisito contributivo, invece, resterà fermo a 35 anni. La misura continuerà a rivolgersi unicamente a caregiver, lavoratrici con disabilità pari o superiore al 74%, disoccupate o dipendenti di aziende in crisi.

Riconfermata anche Ape sociale. L’età pensionabile passerà da 63 anni a 63 anni e 5 mesi. Il requisito contributivo minimo resterà quello di 36 anni per gli addetti alle mansioni gravose e 30 anni per caregiver, disoccupati o lavoratori con invalidità pari o superiore al 74%.

Cambiamenti importanti anche per la pensione anticipata ordinaria riservata ai lavoratori contributivi puri, cioè coloro che hanno iniziato a versare i contributi dopo il 1995. Fino alla fine del 2023 i lavoratori contributivi puri potranno andare in pensione a 64 anni con 20 anni di contributi se hanno maturato un assegno previdenziale pari almeno a 2,8 volte l’importo dell’Assegno sociale. Dal 2024, per poter accedere alla pensione a 64 anni con 20 di  contributi, l’assegno maturato dovrà essere pari almeno a 3,3 volte l’importo dell’Assegno sociale.

Impostazioni privacy