Quando parliamo di pensioni pensiamo alla legge Fornero. Eppure non è così ovunque: in alcuni Paesi si smette di lavorare molto prima.
Ormai per noi che viviamo e lavoriamo in Italia, la normalità è restare inchiodati al lavoro fino a 67 anni. Ma non è così dappertutto: ci sono diversi Paesi in cui l’età pensionabile è molto più bassa e consente di godersi di più il proprio tempo libero e la propria famiglia. Vediamo quali sono i paesi in cui si va in pensione prima.
Dal 2011 in avanti il mondo delle pensioni è regolato dalla legge Fornero che prende il nome da Elsa Fornero, l’ex Ministro del Lavoro durante il Governo di Mario Monti. Tutti ricordiamo l’ex Ministro quando, tra le lacrime, annunciò la sua riforma. Riforma che di lacrime ne ha fatte versare molte di più ai lavoratori negli anni successivi.
Infatti la legge Fornero ha stabilito che, per accedere alla pensione di vecchiaia, è necessario avere almeno 67 anni di età. Pertanto anche se una persona ha già 40 anni di contributi ma non ha ancora compiuto 67 anni, dovrà continuare a lavorare. Non solo: stando alla legge Fornero, l’accesso alla pensione è condizionato anche da altri due fattori.
Infatti, oltre ad avere almeno 67 anni un lavoratore deve avere almeno 20 anni di contributi e deve aver maturato un assegno previdenziale d’importo pari o superiore all’importo dell’assegno sociale. Per noi, dunque, è ormai la normalità dover continuare a lavorare fino a 67 anni. Ma non è così ovunque: ci sono Paesi che, da questo punto di vista stanno molto meglio e i lavoratori possono andare in pensione molto prima di noi.
Pensione: ecco i paesi dove si va prima
Il nodo delle pensioni resta una sfida importante che il Governo di Giorgia Meloni non può permettersi di perdere. Abolire la legge Fornero, fino ad ora, non è stato possibile ma resta comunque uno dei principali obiettivi di legislatura dell’Esecutivo. Se per noi andare in pensione a 67 anni è ormai la normalità, in altri paesi si può smettere di lavorare quasi 10 anni prima.
Italia fanalino di coda per quel che riguarda le pensioni. Salvo rare eccezioni, la maggior parte dei contribuenti possono smettere di lavorare solo a 67 anni. Non solo: per stare al passo con l’aumento della durata della vita media, presto l’età pensionabile aumenterà ulteriormente.
Pare impossibile ma ci sono ancora Paesi – neanche tanto distanti da noi – dove si può ancora smettere di lavorare a 60 anni. In Lussemburgo, ad esempio, l’età pensionabile è di 60,5 anni, in Francia di 60,8, in Slovacchia di 61,1 e in Belgio di 61,6.
Seguono Croazia e Gracia con 61 anni e 7 mesi per l’accesso alla pensione, in Spagna ci si può ritirare a soli 62,1 anni, in Polonia a 62,8, in Slovenia a 63 anni e 1 mese. In Danimarca, Irlanda, Portogallo e Svizzera l’età pensionabile è di 65 anni.