Pensioni di anzianità, reversibilità ed invalidità: perdi tanti soldi ed arriva la mazzata | Che batosta

Con la riforma del Fisco ci rimetteranno molti pensionati che percepiscono pensioni di vecchiaia, invalidità o reversibilità.

Via libera del Parlamento alla delega fiscale. A breve la riforma del Fisco prenderà forma a tutti gli effetti. Purtroppo, però, alcuni ci rimetteranno.

Pensioni e riforma fiscale
Molti pensionati ci rimetteranno/ Ascoli.cityrumors.it

La riforma del Fisco è ormai alle porte. Dopo anni il Governo di Giorgia Meloni ha messo mano a quel mondo complicato fatto di tasse con l’intento di semplificare e razionalizzare. L’obiettivo è consentire a tutti di pagare meno imposte in modo da ridare potere d’acquisto alle famiglie e, di conseguenza, rilanciare l’economia del Paese. La riforma fiscale riguarda tutte le principali imposte del nostro sistema tributario: Irpef, Ires, IRAP e IVA. Il primo attesissimo step sarà l’abbassamento delle aliquote Irpef che passeranno da quattro a tre e la revisione delle percentuali da pagare.

Pensioni e riforma fiscale: ecco cosa cambierà

Come visto la riforma fiscale del Governo Meloni è sempre più vicina e con essa si avvicina la tanto attesa riforma dell’IRPEF. Da mesi ci sentiamo ripetere che,dal 2024 in poi, pagheremo meno imposte sul reddito e, dunque, potremmo godere di stipendi e pensioni più alti. Ma sarà davvero così? In realtà qualcuno non avrà grandi benefici.

Riforma del Fisco e pensioni
Ecco chi sarà a rimetterci con la Riforma fiscale/ Ascoli.cityrumors.it

Gli attuali scaglioni Irpef sono quattro e sono i seguenti:

  • aliquota del 23% per redditi fino a 15.000 euro;
  • aliquota del 25% per redditi compresi tra 15.000 e 28.000 euro;
  • aliquota del 35% per redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro;
  • aliquota del 43% per redditi che superano i 50.000 euro.

Con la riforma fiscale la seconda e la terza aliquota verrebbero accorpate. Sul tavolo delle proposte ci sono tre ipotesi. Secondo il primo schema le future aliquote Irpef dovrebbero essere le seguenti:

  • aliquota del 23% per redditi compresi tra 8.500 euro e 28mila euro;
  • aliquota del 35% per redditi compresi tra 28.001 euro e 50mila euro;
  • aliquota del 43% per redditi oltre i 50mila euro.

Secondo il secondo ipotetico schema, invece, la futura situazione Irpef potrebbe essere questa:

  • aliquota al 23% per i redditi fino a 28.000 euro;
  • aliquota al 33% per redditi compresi tra 28mila e 50mila euro;
  • aliquota al 43% per redditi superiori a 50mila euro.

La terza e ultima ipotesi di modifica delle aliquote Irpef, infine, è la seguente:

  • aliquota del 23% per i redditi fino a 15 mila euro
  • aliquota del 27% per i redditi compresi tra 15 mila e 75 mila euro;
  • aliquota del 43% per i redditi oltre i 75 mila euro.

Qualunque proposta vincerà la gara, è evidente che a perderci saranno coloro che hanno pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità più basse. Le nuove aliquote Irpef andrebbero a vantaggio, soprattutto, della fascia reddituale medio alta. Chi ha una pensione bassa – intorno ai 700 euro al mese- potrà risparmiare intorno ai 60 euro di tasse. Chi ha pensioni da 3800 euro  in su al mese, risparmierà fino a 700 euro di imposte. C’è da precisare, però, che è nelle intenzioni del Governo introdurre una no-tax area fino a 8500 euro. Dunque chi prende pensioni da 500-600 euro al mese non dovrà pagare l’ Irpef.

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