Pensioni di invalidità che stangata: ecco le nuove cifre “davvero misere”

Novità inaspettate per le pensioni di invalidità con una stangata senza precedenti e delle cifre che sono ritenute da molti esigue. 

Spesso si torna a parlare delle pensioni di invalidità e del corrispettivo economico che viene fornito a coloro che si trovano in condizioni di salute tali da avere necessità di un sussidio. Questo negli anni ha subito alcune variazioni ma mai così significative da rappresentare una vera e propria svolta e un supporto reale per le famiglie.

Pensioni di invalidità che stangata
Pensioni di invalidità, il cambiamento per il nuovo anno (ascoli.cityrumors.it)

Per il 2025 è stata annunciata una novità ma la condizione non è propriamente come molti potevano immaginare. Sicuramente è un punto importante ma ovviamente non è forse quanto avevano sperato coloro che percepiscono le cifre e che ovviamente puntavano a una maggiorazione.

Pensioni di invalidità: le nuove cifre non sono quelle sperate

Tra il 2022 e il 2024 i trattamenti assistenziali – in particolare l’invalidità civile – ha subito dei cambiamenti anche a causa dell’inflazione. È stata quindi elevata prima dell’8.1% e poi successivamente del 5.4%, percentuali non enormi ma tutto sommato significative.

le nuove cifre "davvero misere"
Le nuove cifre della pensione di invalidità (ascoli.cityrumors.it)

Nel 2022 la pensione di invalidità civile aveva un importo inferiore ai 300 euro per coloro che avevano un reddito non superiore ai 5025.02 euro, nel 2023 si è passati a 316.25 euro e poi a 333.33 euro. In questi mesi c’è stato quindi un cambiamento che si è totalizzato complessivamente, considerando le 13 mensilità, in un’aggiunta di 530 euro a persona.

Con il 2025 l’inflazione permetterà di ottenere un’altra piccola variazione ma questa volta è quasi insignificante. Dopo i numeri precedenti molti credevano che ci sarebbe stata una svolta ma così non è stato, infatti il dato è di 1.6%, quindi qualcosa di molto poco incidente sul complesso. La speranza ora si figura nel prossimo anno, quindi con le variazioni che dovrebbero poi ricadere sul 2026. Se il 2025 infatti non sarà ricco da questo punto di vista, l’unica salvezza potrebbe essere in prospettiva una variazione più significativa.

Anche se questa maggiorazione sulle cifre non è quella che si attendeva restano comunque valide tutte le altre opzioni, per chi rispetta i requisiti previsti altrimenti c’è il rischio di perdere tutto. Oltre alla pensione diretta sono previste una serie di agevolazioni per coloro che hanno il riconoscimento della Legge 104 da applicare sia sul lavoro che nella vita privata, per quanto concerne la tassazione, l’acquisto di beni e altri dettagli funzionali alla vita quotidiana.

Questi benefici sono stati convalidati e saranno dunque attivi nel prossimo anno, con possibilità di aggiunte e di specifiche che vengano comunicate direttamente dai Comuni di residenza e quindi variabili in base alla propria località. 

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