La Riforma IRPEF prevede una riduzione delle aliquote da 4 a 3. Significa che tanti lavoratori risparmieranno molti soldi. Scopriamo in che modo.
Un accorpamento che favorisce molti lavoratori. Uno scaglione in meno che va in direzione di un’unica flat tax per tutti, come promesso dal Governo Meloni. Vediamo come è strutturata questa Riforma IRPEF.
Il Dlgs attuativo della Riforma IRPEF è stato approvato in via preliminare. Ora è atteso il via libera definitivo da parte del Consiglio dei Ministri. Ci sono state alcune modifiche delle norme in ambito detrazioni rispetto al testo originario e approvato in via preliminare. In generale, lo schema del DL vuole attuare disposizioni per realizzare una revisione del sistema di imposizione del reddito delle persone fisiche e la riduzione dell’IRPEF. Inoltre intende razionalizzare gli incentivi fiscali per le imprese nonché i meccanismi di determinazione e utilizzo degli stessi.
Il Decreto mira a garantire il rispetto del principio di progressività per arrivare ad un’unica aliquota d’imposta e a conseguire l’equità orizzontale con l’applicazione progressiva di un’unica tax area e di uno stesso onere fiscale per ogni tipologia di reddito prodotto. Come cambieranno le aliquote nel 2024 per avvicinarsi a tali traguardi?
Nuove aliquote con la Riforma IRPEF, quanto si risparmierà?
Le aliquote scenderanno da quattro a tre. Lo scaglione sul quale si interverrà nel 2024 è il secondo, quello riguardante i redditi di importo compreso tra 15 mila e 28 mila euro. Ad oggi, i lavoratori che appartengono a questo secondo scaglione sono stati sottoposti ad una aliquota IRPEF pari al 25%. Nel 2024 verrà ridotta fino al 23%, la stessa aliquota utilizzata per il primo scaglione ossia per i redditi entro i 15 mila euro.
I tre scaglioni con relative aliquote, dunque, saranno:
- fino a 28 mila euro con aliquota del 23%,
- da 28 mila a 50 mila euro con aliquota del 35%,
- oltre i 50 mila euro con aliquota del 43%.
Questa nuova rimodulazione coinvolgerà circa 24 milioni di italiani, intorno al 57% dell’intera platea di lavoratori soggetti ad IRPEF. Ma arriviamo al risparmio che si potrà ottenere con questa nuova divisione. In media la stima è di 160 euro all’anno. I benefici, però, saranno destinati principalmente ai cittadini dal secondo scaglione. Potranno contare su un risparmio d’imposta del 2% del reddito che supera i 15 mila euro.
Chi guadagna, ad esempio, 25 mila euro all’anno, avrà un risparmio annuo di 200 euro ossia il 2% di 10 mila, la parte eccedente i 15 mila euro. Nessun vantaggio, invece, per i redditi entro i 15 mila euro mentre con un reddito superiore ai 28 mila euro il risparmio medio toccherà quota 260 euro all’anno.