Seconda rata IMU: perché sarà molto più alta e di quanto, ecco le cifre

L’argomento caldo del momento è la seconda rata dell’Imu con scadenza imminente. Perché potrebbe risultare più alta.

Chi lo paga da anni conosce bene le scadenza ma a molti potrebbe passare dalla mente ritrovandosi poi a dover fare i conti con ravvedimenti e sanzioni. Stiamo parlando della seconda rata dell’Imu che fa seguito a quella pagata nel mese di giugno: la sua scadenza è fissata per il 16 dicembre ed in molti si stanno chiedendo a quanto ammonterà. Ricordiamo che questo versamento riguarda anzitutto i proprietari delle seconde case, anche qualora siano appartamenti in affitto o abitazioni ereditate o ancora date in comodato d’uso o in usufrutto ma non solo.

Pagamento Imu, cosa possono deliberare i Comuni
Imu, quando la seconda rata può essere più alta (ascoli.cityrumors.it)

Anche altri edifici, come ad esempio box che non siano pertinenti alla prima casa e terreni sono soggetti a questa imposta. Vediamo dunque come prepararsi al versamento conoscendo in anticipo quanto si dovrà pagare e perché in alcuni casi la seconda rata potrebbe risultare più alta della prima.

Imu, perché in alcuni casi la seconda rata potrebbe essere più alta

Per capirlo bisogna ricordare un dettaglio importante: i singoli Comuni hanno la facoltà di deliberare le aliquote entro certi limiti predefiniti. Inoltre tra mite il Decreto del Mef, parte della Manovra Finanziaria 2023, ad essi sono stati maggiori poteri in merito all’Imposta Municipale Unica. Vi è cioè la possibilità di andare a modificare o aumentare le aliquote fino all’1,06%; in alternativa è anche possibile diminuirle pur non potendo scendere sotto alla soglia limite dello 0,76%.

Le percentuali limite per abbassare o aumentare l'importo dell'Imu
Delibere Comuni sull’Imu, di quanto lo possono aumentare (ascoli.cityrumors.it)

Questo significa che nei Comuni che hanno stabilito di prevedere quote di pagamento più elevate rispetto a quelle sulle quali era stato fatto il calcolo dell’acconto, i proprietari degli immobili e terreni coinvolti dovranno pagare una seconda rata più elevata.

La delibera doveva essere approvata e pubblicata entro il 28 ottobre: qualora non sia stato fatto le aliquote applicate saranno, come stabilito dalla nuova norma, quelle base e non quelle in vigore l’anno precedente come accadeva con la precedente regolamentazione. Per poter rispettare questa tempistica i Comuni devono, entro il 14 ottobre, inviare le proprie aliquote modificate per via telematica.

A quel punto si può procedere con il ricalcolo Imu per il saldo di dicembre e per tale ragione il valore risultante potrà essere più alto del previsto. Per tale motivo è bene informarsi presso il proprio Comune anche perché altrimenti non sia avrà certezza di quanto la seconda rata dell’Imu potrebbe essere più elevata.

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