Si restringe l’accesso alla pensione anticipata: sono in pochi a poter fare domanda nel 2024

Requisiti molto più stringenti per accedere alla pensione anticipata nel 2024. In pochi riusciranno a farcela. 

Nuovo anno, nuova legge di Bilancio e nuove regole per accedere alla pensione prima dei 67 anni. Vediamo quali sono i requisiti necessari per andare prima in pensione nel 2024.

Pensione anticipata nel 2024
Nel 2024 sarà meno conveniente andare prima in pensione/ Ascoli.cityrumors.it

Agevolare le uscite anticipate dal lavoro era l’obiettivo del Governo Meloni e dei sindacati. Questo prima di rendersi conto che le casse statali non potevano permetterselo. La mancanza di adeguate risorse economiche unita alla pesante denatalità che ha colpito l’Italia, ha reso impossibile favorire le misure di prepensionamento.

E, infatti, il Governo Meloni, con la legge di Bilancio 2024, ha introdotto requisiti più stringenti e nuove regole. Le misure di prepensionamento sono state riconfermate tutte ma sono state modificate in modo da essere decisamente meno appetibili. Nel 2024 in pochi riusciranno ad andare in pensione prima di aver compiuto 67 anni e chi ci riuscirà rischia di subire penalizzazioni davvero molto pesanti.

Pensione anticipata: cosa è cambiato

Nuove regole per chi deciderà di accedere alla pensione in anticipo rispetto alla legge Fornero. Agevolare troppe uscite anticipate dal lavoro rischia di far crollare tutto il sistema e il Governo non può correre questo rischio. Vediamo come sono cambiate le misure di prepensionamento.

Pensioni 2024 novità
Come sono cambiate le misure di pensione anticipata/ Ascoli.cityrumors.it

Mentre la Lega di Matteo Salvini continua a insistere con Quota 41, il premier Giorgia Meloni continua a ripetere che non è possibile agevolare le uscite anticipate dal lavoro. E, infatti, ben pochi riusciranno ad accedere alla pensione anticipata nel 2024. Nonostante Quota 103 sia stata riconfermata, è stata stravolta e resa decisamente poco attraente.

Per accedere alla pensione anticipata con Quota 103 i requisiti restano gli stessi dello scorso anno: 62 anni di età e almeno 41 anni di contributi. Ma le finestre mobili- il tempo che intercorre tra il raggiungimento dei requisiti e il primo assegno pensionistico- sono passate da 3 mesi a 7 mesi per i dipendenti del privato e per i lavoratori autonomi e da 6 mesi a 9 mesi per i dipendenti pubblici. Va da sé che, nel 2024, riusciranno ad avere il primo assegno solo coloro che sono nati nei primi mesi dell’anno.

Ma questa non è la notizia peggiore perché chi andrà in pensione prima con Quota 103 avrà una pensione molto più bassa di quello che credeva. Infatti quest’anno l’assegno previdenziale di chi opterà per questa misura sarà ricalcolato interamente con il sistema contributivo e non potrà superare di 4 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps.

Passiamo ad Opzione donna, riconfermata per il 20esimo anno consecutivo. L’età pensionabile è passata da 60 anni a 61 mentre i contributi necessari restano sempre 35 anni. Anche in questo caso le finestre mobili sono lunghissime: 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le autonome, e l’assegno ricalcolato con il sistema contributivo. Si stima che ben poche lavoratrici sceglieranno questa strada che, comunque, si rivolge solo a caregiver, disabili almeno al 74%, disoccupate o dipendenti di aziende in crisi. Nel 2023 solo il 16,3% delle pensioni anticipate sono state liquidate con Opzione donna. Si stima che nel 2024 le richieste non supereranno 2200.

Infine c’è Ape sociale, misura che ha subito pochi cambiamenti: l’età pensionabile è passata da 63 anni a 63 anni e 5 mesi, il requisito contributivo è rimasto di 30 anni o di 36, a seconda della categoria lavorativa. Con questa misura non si ha diritto né alla tredicesima né alla quattordicesima e l’assegno mensile non può superare 1500 euro. Secondo le stime nel 2024 le richieste di prepensionamento con Ape sociale saranno appena 12.500.

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