Stipendi in Italia, che amarezza per i giovani: il 43% percepisce un netto altamente deludente | Il dato

Secondo un sondaggio il 43% dei giovani (under 35) percepisce un netto mensile altamente insufficiente: il dato sugli stipendi fa riflettere

Secondo il report stilato da CleverConnect, in Italia gli under 35 percepiscono uno stipendio decisamente insufficiente. Lo stipendio medio nazionale è di 2000 euro lordi al mese, purtroppo poco più del 50% dei giovani può vantarsi di percepire uno stipendio netto dignitoso.

paga bassa per i giovani
Stipendi in Italia, che amarezza per i giovani: il 43% percepisce un netto altamente insufficiente – Ascoli-Cityrumors.it

CleverConnect, in collaborazione con YouGov, ha effettuato un sondaggio in merito alla situazione che i giovani lavoratori italiani stanno vivendo dal Report emergono dei dati decisamente preoccupanti, visto che solamente il 33% percepirebbe un netto compreso tra i 1000 e 1500 euro. Il 43% guadagnerebbe una retribuzione netta minore di 1000 euro.

Stipendi in Italia, i giovani guadagnano troppo poco: il dato

Importante sottolineare inoltre come, prendendo in esame il report annuale 2023 dell’ISTAT, lo stipendio medio in Italia nel 2022 è stato di 27.000 euro annui. Questa soglia attualmente, tornando al report stilato da CleverConnect, sarebbe fattibile solamente per il 24% dei giovani, un dato decisamente troppo basso.

stipendio basso
Stipendi in Italia, i giovani guadagnano troppo poco: il dato preoccupa tutti – Ascoli.Cityrumors.it

In aggiunta va rimarcato anche il divario tra gli stipendi dei giovani e quelli dei lavoratori più anziani. Secondo la dichiarazione dei redditi 2020 del MEF, la retribuzione annua lorda è pari a 25818 euro per i lavoratori tra 25-34 anni, 28967 euro tra i 35-44 anni e 31252 tra i 45 e 54 anni.

All’analisi va aggiunto il tema relativo allo stipendio non stabile. Secondo il Consiglio Nazionale dei Giovani, seguendo i dati INPS, i lavoratori under 35 sono più inclini ad essere assunti con un contratto a tempo determinato, inoltre nel 2020 il 33% dei lavoratori under 35 era assunto attraverso un contratto part-time.

Un’altra problematica relativa al lavoro per i giovani riguarda gli avvisi che sempre più non sono trasparenti per quanto concerne l’orario di lavoro e la retribuzione. In tal senso potrebbe essere decisivo l’abolizione del segreto salariale che, come sancito dalla direttiva UE 970/2023, obbligherà l’Italia ad ufficializzarlo entro il 7 giugno 2026.

È evidente, ad ogni modo, come il tema relativo agli stipendi dei giovani non avrà importanti aggiornamenti nell’immediato futuro. Va ricordato che, nonostante il 90% dei lavoratori siano assunti tramite il contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL), un terzo di questi ha una retribuzione minore di 9 euro lordi all’ora. Si tratta di una tariffa bassissima che demoralizza i nostri giovani e provoca incertezza per il futuro.

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