Lo sapevi che c’è un’opportunità per dire addio alla Tari? In questo modo puoi smettere pagarla senza commettere illeciti.
La Tari è uno dei tributi locali più odiati dagli italiani: è la famosa tassa sui rifiuti che permette di ottenere il servizio di raccolta da parte della nettezza urbana. Tutti i proprietari di immobili e i locatari sono tenuti a versare questa tassa nelle casse del Comune in cui è ubicato l’immobile.
Il valore della Tari cambia da Comune a Comune. Inoltre ci sono una serie di variabili che incidono su di esso tra cui i metri quadri delle abitazioni e il numero di componenti del nucleo familiare.
Oggi però vorremmo parlarvi dell’opportunità di dire addio al pagamento della tassa sui rifiuti in maniera legale.
Addio alla Tari: ecco come si calcola e quando va in prescrizione
La tassa sui rifiuti è un tributo locale, per questo motivo il suo importo dipende da variabili che cambiano da Comune a Comune. Poiché si tratta di una tariffa locale dunque è soggetta alle regole del Comune in cui è ubicato l’immobile a cui è applicata la tassa. Fermo restando che ci sono delle linee guida nazionali che devono essere seguite dalle singole Amministrazioni comunali.
Grazie al pagamento della tassa, il cittadino può usufruire di servizi locali che prevedono il ritiro dei rifiuti urbani e la pulizia del suolo pubblico. Ad incidere sul valore della Tari ci sono la superficie calpestabile dell’immobile, ma anche il numero di componenti della casa.
Ogni singolo Comune stabilisce quali sono le modalità di pagamento della tassa sui rifiuti. Solitamente è previsto il versamento tramite modello F24 o con un bollettino postale.
Il cittadino che non ha ricevuto la comunicazione sulla Tari e il relativo bollettino dovrà contattare l’ufficio di competenza. Dunque la mancata comunicazione da parte del comune non esonera il cittadino ad informarsi per effettuare il pagamento.
Oltre alle modalità di pagamento anche le scadenze sono stabilite dall’amministrazione comunale competente, ma generalmente l’importo può essere versato in un’unica soluzione o rateizzato.
Il mancato pagamento della Tari autorizza l’amministrazione finanziaria ad agire in maniera esecutiva per procedere al recupero delle somme di denaro non versate. In base a quanto stabilito dalla legge il comune ha la possibilità di chiedere fino a 5 anni di arretrati della tassa sui rifiuti.
In ogni caso, è opportuno ricordare che anche questa tassa va in prescrizione trascorsi 5 anni dal mancato pagamento. Ogni Comune ha la possibilità di introdurre esenzioni e riduzioni in merito al pagamento della tassa sui rifiuti.