Tra le innumerevoli misure inserite nella legge di bilancio 2024, una riguarda una particolare categoria di lavoratori che potrà beneficiare di una serie di incrementi.
La legge di bilancio approvata sul finire del 2023 prevede una serie di aiuti e agevolazioni alcune delle quali aperte alle persone in difficoltà economica (è il caso, ad esempio, della proroga della card Dedicata a Te) altre aperte alla totalità dei lavoratori e pensionati (la revisione delle aliquote Irpef) ed altre ancora rivolte nello specifico ad alcune categorie di lavoratori.
Una di queste, in particolare, andrà a sostenere con una serie di aumenti, i dipendenti di attività che richiedono non poco impegno per garantire quotidianamente un elevato livello qualitativo.
Attenzione al trattamento integrativo speciale: chi lo riceverà
La novità in questione è l‘introduzione di un trattamento integrativo speciale, un’operazione riguardante dunque il welfare aziendale di uno specifico settore, e relativa, nello specifico, al lavoro notturno, ai festivi e agli straordinari. Le indicazioni sono riportate nei commi dal 21 al 25 dell’articolo 1 dell’ultima legge di bilancio e viene specificato chiaramente che, nel caso di reddito fino a 40mila euro e per il periodo compreso tra il 1 gennaio ed il 30 giugno del 2024, è previsto il riconoscimento a titolo di trattamento integrativo speciale di una somma pari al 15% delle retribuzioni lorde relativamente al lavoro nei giorni festivi, sotto forma di straordinari o in orario notturno.
Le attività in questione sono quelle relative al settore turistico ed alberghiero ed in generale chi lavora in ristoranti, bar e pizzerie ma anche in tavole calde, caffè, pasticcerie, gelaterie e ancora nei locali notturni, nelle sale da gioco e negli stabilimenti balneari. In generale dunque siamo di fronte alle categorie di lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nonché quelli del comparto turistico, includendo anche gli stabilimenti termali. Da segnalare inoltre che il trattamento integrativo non concorrerà alla formazione del reddito.
Entrando nello specifico, tra gli esercizi di somministrazione di pasti e bevande figurano anche trattorie, tavole calde, pizzerie e birrerie e sono incluse anche le bevande il cui tasso alcolico è superiore al 21° del volume. Tra gli altri esercizi troviamo anche quelli che somministrano generi di pasticceria e gelateria ma anche prodotti di gastronomia. E ancora i luoghi nei quali alla somministrazione è affiancato lo svago ed attività di intrattenimento. Ricordiamo infine che già nel 2023 era stata prevista una simile misura ma era riferita solo ai lavoratori del settore turistico.