Tutte le formule oggi in vigore per lasciare il lavoro e ricevere un assegno INPS ogni mese

Da oggi lasciare il mondo del lavoro in anticipo è possibile. Ecco quello che devi sapere per beneficiare degli assegni INPS.

In Italia, come ben si sa, per andare in pensione tocca aver raggiunto il 67esimo anno di vita ed aver maturato almeno 20 anni di contributi. Molti sono coloro che sperano di uscire dal mondo del lavoro prima, così da godersi il meritato riposo dopo tanti anni.

Quali step seguire per lasciare il mondo del lavoro prima
Lasciare il lavoro e ricevere, ogni mese, un assegno dell’INPS è il sogno di molti: ecco come trasformarlo in realtà – ascoli.cityrumors.it

Da oggi, ciò sembra non essere più un lontano miraggio. Finalmente puoi andare in pensione anticipatamente, lasciando prima il lavoro e beneficiando di un assegno INPS mensile. Ma chi può farlo? E come presentare domanda? Dunque, ecco spiegato il tutto nel dettaglio.

Pensione anticipata: ecco come ottenerla

Vediamo insieme quali sono le varie misure che permettono di lasciare il lavoro e accedere alla pensione prima. Tra le varie opzioni, troviamo le Deroghe Amato e le Opzioni Contributive. Ma approfondiamo l’argomento. Per entrambe le scelte, bastano soltanto 15 anni di contributi.

Le misure per andare in pensione in anticipo
Pensione anticipata? Da oggi puoi, grazie a queste misure – ascoli.cityrumors.it

L’accesso alla prima Deroga Amato consente di andare in pensione al raggiungimento dei 67 anni di età con 15 anni di contributi versati, come anticipato, ma questi devono essere stati maturati entro la fine del 1992. Possono, dunque, godere di tale misura solo i soggetti che hanno svolto un lavoro fino al 1992.

Troviamo poi la seconda Deroga Amato, che si rivolge ai lavoratori che entro la fine del 1992 erano già soggetti a versamenti da parte dell’INPS. Per accedere a tale agevolazione, serve soltanto l’autorizzazione da parte dell’ente previdenziale. L’ultima Deroga diretta ai lavoratori discontinui: soggetti che abbiano 15 anni di contributi versati ma che hanno anche un’anzianità assicurativa di almeno 25 anni. Inoltre, bisogna avere almeno 10 anni o più di carriera coperti da meno di 52 settimane di contribuzione per anno.

Infine, abbiamo la cosiddetta Opzione Contributiva Dini. Adottando tale misura, i richiedenti possono modificare il fine della propria pensione, che passerà ad essere soltanto contributiva. La variazione abbraccia anche il calcolo dell’ammontare della prestazione e la liquidazione della stessa.

Per beneficiare della misura occorre, però, rispettare determinati requisiti. Oltre ai 15 anni di contributi, è necessario avere una carriera contributiva inferiore a 18 anni, ma ciò entro il 31 dicembre 1995. Inoltre, bisogna aver continuato a versare i contributi per almeno altri 5 anni dopo tale data. Questo è tutto, ma per ulteriori dettagli puoi consultare i rispettivi canali telematici o un ufficio a te più vicino.

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