Nuovo bonus in arrivo per chi vive in affitto, con 1500 euro disponibili. Come presentare domanda? Ecco tutto quello che devi sapere.
L’Italia, si sa, sta attraversando un forte periodo di crisi economica e ciò sembra peggiorare di anno in anno. Coloro che ne risentono di più sono i cittadini. Infatti, molti italiani stentano ad arrivare a fine del mese e proprio per questo il Governo si è prontamente messo all’opera fornendo bonus e agevolazioni in loro favore.
È in arrivo un nuovo bonus per chi vive in affitto di ben 1500 euro. Dunque, è possibile beneficiare di tale somma, ma soltanto se ne si rispecchiano i requisiti. Come fare domanda? E chi può ottenerla? Se ti stai ponendo queste e tante altre domande, sei nel posto giusto. Vediamo nel dettaglio tutto ciò che serve per poter usufruire dell’incentivo.
Bonus di 1500 euro per gli affittuari: ecco come beneficiarne
Iniziamo col dire che il bonus non è disponibile solo per i cittadini, ma anche per coloro che si trovano in condizioni particolari, come ad esempio avere la necessità di vivere lontano da casa per motivi di studio o di lavoro.
Il lavoratore che sposta la propria residenza nel comune in cui lavora o in uno vicino può ottenere una detrazione pari a 991,60 euro se il reddito non supera i 15.493,71 euro; oppure di 495,80 euro se il reddito è compreso tra 15.493,71 e 30.987,41 euro. Il soggetto deve anche:
- Avere un contratto di lavoro;
- Essere locatario di un immobile nel comune dove lavora;
- Aver trasferito la propria residenza nel comune di riferimento da almeno 3 anni, questo però deve distare di almeno 100 km da quella precedente.
La detrazione, tuttavia, può essere sfruttata solo per i primi tre anni. Essa spetta anche agli studenti fuori sede. E la si ha su una spesa massima di 2.633 sui canoni di locazione. Il rimborso massimo ottenibile è di 500,27 euro. Per poter beneficiare di questo programma, il richiedente deve essere iscritto a un corso universitario in un comune diverso da quello di residenza e deve trovarsi ad almeno 100km dal suo luogo di residenza.
Tale detrazione è rivolta, allo stesso modo, al resto dei cittadini ma solo se questi ultimi hanno un contratto di locazione. Ed è pari a 495,80 euro, se il reddito non supera 15,493,71 euro; mentre equivale a 247,90 euro se il reddito è tra 15.493,71 e 30.987,41 euro. Un lavoratore che ha trasferito la propria residenza in un’altra regione per motivi di lavoro e che paga anche l’affitto per i figli che frequentano l’università a più di 100km dal comune di residenza può detrarre un totale di 1491 euro dalla propria dichiarazione dei redditi combinando le due misure.
Tuttavia, va ricordato che la detrazione massima di 991,60 euro per i lavoratori si applica solo ai redditi fino ad un certo importo. Ovvero leggermente superiore a 15.000 euro. Se a questa si aggiunge la detrazione per l‘affitto di un figlio studente fuori sede, si rischia di non avere la capacità finanziaria per accedere all’intero beneficio. In tal caso, l’utilizzo del credito per l‘affitto dello studente può essere preso dall’altro genitore, se ha la capacità fiscale adeguata.