Bambini e traumi estivi: quali precauzioni prendere e le attività da evitare

In Estate i nostri bambini si svagano più che possono ed ogni occasione è buona per correre e per giocare. Tuttavia occorre precauzione per non incorrere in traumi anche gravi.

L’Estate, soprattutto per i nostri bambini, è tempo di svago, di corse all’aria aperta, di escursioni in bicicletta, nuotate e tuffi in piscina e al mare e di ogni possibile attività fisica. Ciò comporta senz’altro un aumento di benessere e spensieratezza. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che, al contempo, comporta anche un aumento del rischio di traumi fisici.

I maggiori rischi legati alle attività estive per i bambini
Il rischio di incidenti durante attività ludiche e sportive estive può essere significativamente ridotto con semplici accortezze – Ascoli.CityRumors.it

È l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma a suggerire ai genitori come comportarsi durante le vacanze estive con i propri figli, in modo da premurarsi che il tempo libero sia un momento tanto iperattivo quanto il più possibile sicuro, tenendo lontane minacce di pericoli che, nelle situazioni peggiori, possono trasformare le vacanze al mare in vacanze, ahinoi, al Pronto Soccorso.

Dunque giochi, sport individuali e di squadra, su ruote e su rotelle, in acqua oppure di corsa: ecco un breve vademecum sui maggiori rischi a cui prestare attenzione e sulle precauzioni più comuni ed efficaci da adottare affinché i nostri bambini si possano svagare in totale libertà ed anche in massima sicurezza. Vediamoli insieme.

Le attrazioni più comuni per i bambini durante l’Estate: rischi e precauzioni

Cominciamo dai giochi e da un’attrazione davvero irresistibile per i bambini: le strutture gonfiabili. Sono senz’altro fonte di divertimento assicurato ma anche, come sottolinea l’Ospedale Bambino Gesù, causa di distorsioni, contusioni ed anche fratture, soprattutto per i più piccoli, ovvero i bimbi tra i 4 e gli 8 anni. 

I maggiori rischi legati alle attività estive per i bambini: scopriamo insieme i più comuni
Le contusioni più comuni interessano gli arti superiori ed inferiori – AscoliCityRumors.it

Le aree del corpo maggiormente esposte a questi rischi sono il polso, il gomito, il ginocchio, la caviglia e la colonna vertebrale. Cosa fare dunque per limitare il rischio? Ebbene, assai importante è innanzitutto non perdere mai di vista il piccolo e, all’occorrenza, non escludere di proteggerlo anche con polsiere, gomitiere e ginocchiere (in particolare, queste protezioni, incluso anche il casco per il capo, risultano essenziali per attività come il ciclismo, lo skateboarding ed il pattinaggio, sempre più amate e praticate dai giovani).

Inoltre, in generale per tutte le attività sportive praticate dai bimbi un po’ più grandi, ovvero tra gli 8 ed i 12 anni, compreso il nuoto in piscina, al mare o al lago, è fondamentale praticare sempre sia un po’ di riscaldamento prima di incominciare l’attività, in modo da non avviarla “a freddo”, sia terminarla con esercizi di defaticamento muscolare: in questo modo ridurremo la possibilità di stiramenti e contratture e, in generale, che compaiano i classici dolori del giorno dopo.

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