Si tratta di una misura sperimentale che rende gratuiti analgesici e miorilassanti. Al via nella prima Regione d’Italia: vediamo dove e per quali cure.
La misura sperimentale è stata approvata ed attivata lo scorso mese di Agosto ed ha le coperture finanziarie necessarie per poter essere mantenuta fino al 31 Dicembre 2023. Tuttavia l’intenzione è di trovarne altre a sufficienza per poter garantire la prosecuzione dell’iniziativa anche per gli anni 2024 e 2025. È dedicata alla cura di una malattia invalidante di cui soffrono ben 2 milioni di italiani, ovvero la fibromialgia.
La Regione che per prima in Italia ha introdotto la misura è stata la Liguria: lo scorso 4 Agosto, infatti, la giunta regionale ha deliberato il via libera alla distribuzione gratuita di farmaci analgesici e miorilassanti di classe C per i malati di fibromialgia, stanziando un fondo di 167.000 Euro a copertura delle spese.
Le 700 persone circa residenti in Liguria che soffrono della malattia potranno quindi beneficiare delle esenzioni previste dalla misura sperimentale, che ha avuto come primo firmatario il membro della commissione Sanità della Regione Liguria Stefano Balleari. Insieme all’assessore alla Sanità Angelo Gratarola si è giunti poi alla definizione della misura, all’individuazione del capitale di copertura e dunque all’approvazione ed attivazione.
L’origine delle coperture, le modalità di rilascio dei farmaci e le dichiarazioni di Balleari
I 167.000 Euro che consentiranno di coprire le spese farmacologiche fino a fine anno derivano dal fondo ottenuto tramite l’applicazione della misura di “payback” operata sulle aziende farmaceutiche. L’intenzione della Regione, qualora come da previsioni risulti evidente la bontà dell’iniziativa, è di reperire il capitale sufficiente per poter mantenere il provvedimento anche per il biennio successivo, almeno fino al 2025.
Il rilascio della diagnosi che consentirà ai pazienti di ottenere i farmaci gratuitamente avverrà presso il Policlinico San Martino di Genova e la Piastra Ambulatoriale di Genova Nervi che, come ha spiegato il consigliere Balleari, sono stati individuati come gli unici presidi autorizzati. La cura, la rivalutazione ed un eventuale rinnovo del piano terapeutico, poi, potranno essere effettuati anche da specialisti del settore medico-sanitario. I farmaci, inoltre, verranno consegnati per distribuzione diretta.
E le speranze della Regione, condivise dall’ampia platea di sofferenti e curanti della malattia, è che la fibromialgia possa presto essere riconosciuta come malattia invalidante a livello nazionale, in modo da poter essere inserita tra i livelli essenziali di assistenza che comporterebbero la gratuità delle cure in tutta la Penisola. E l’iter legislativo in proposito è al momento in atto in Parlamento.