Il mondo della cosmesi è costantemente in evoluzione, con nuove tecniche che attirano l’attenzione: ecco l’innovativo modo di fare skincare.
Non tutti sanno che il cervello e la pelle hanno la stessa origine embrionale: per tale motivo il settore della cosmesi ha sperimentato un nuovo modo di fare skincare che mette in collegamento queste due parti del corpo.
La pelle e il cervello si formano contemporaneamente il 21° giorno dell’embrione, con la parte più esterna di quest’ultimo – l’ectoblasto – che dà origine al sistema nervoso e all’epidermide. Tale collegamento rende impossibile dissociare le realtà psichiche che ognuno di noi sperimenta quotidianamente da quelle fisiche che riguardano la nostra pelle. A tal riguardo, il campo della neurocosmetica è senza dubbio uno dei più interessanti e ad alto potenziale nel mondo della bellezza di oggi.
Neurocosmesi: come funziona il nuovo modo di fare skincare
Crescenti prove scientifiche dimostrano che, attraverso il contatto diretto con le cellule della pelle, i prodotti per la skincare trasmettono informazioni al sistema nervoso centrale e stimolano così i cambiamenti nella nostra cute. L’odore, la consistenza e il colore del prodotto influenzano i nostri centri dell’umore nel cervello e hanno un impatto sul nostro benessere emotivo. Nel frattempo, gli ingredienti neuroattivi presenti nei prodotti cosmetici agiscono modulando alcuni recettori e stimolando il rilascio locale di sostanze biologicamente attive.
Il loro effetto è innegabile: diminuzione del livello dell’ormone dello stress cortisolo, aumento del livello dell’ormone beta-endorfina che riduce il dolore, attivazione della sintesi del collagene e inibizione dei processi infiammatori della pelle. Il risultato è una riduzione delle tensioni muscolari e delle rughe, un equilibrio dell’idratazione e una pelle forte e luminosa, protetta dai fattori esterni. L’obiettivo più importante degli sviluppatori di neurocosmetici, dunque, è scoprire quegli ingredienti neuroattivi.
Alcuni di essi hanno già dimostrato la loro efficacia: canapa, alghe fitobioattive, oleoresina di copaiba, Tephrosia purpurea, estratti di incenso, radice di Rhodiola rosea e pianta giapponese Ashitaba. Perché solo poche sostanze hanno queste sorprendenti proprietà di stimolazione del cervello? La domanda rimane senza risposta. Sebbene la fisiologia neurologica della pelle sia molto complessa, i tentativi di utilizzare le scoperte delle neuroscienze per migliorare la qualità della pelle aprono un’ampia gamma di possibilità.
La ricerca scientifica alla base della neurocosmesi ha mostrato risultati promettenti. Uno studio condotto dal Journal of Advanced Dermatology ha provato l’efficacia nel migliorare la connessione pelle-cervello. La ricerca ha evidenziato come questi prodotti aiutano la pelle a proteggersi, rigenerarsi e lenirsi, portando a miglioramenti visibili nel suo aspetto. Inoltre, dallo studio è emerso che i neurocosmetici hanno un effetto calmante e rilassante sui nervi e sul cervello, il che contribuisce a creare una carnagione impeccabile e luminosa.
Un fattore chiave che li distingue dai cosmetici convenzionali è la loro capacità di modulare i neurotrasmettitori. Questi ultimi svolgono un ruolo cruciale nella trasmissione dei segnali tra le cellule nervose nel cervello. Incrementando l’attività dei neurotrasmettitori, facilitano una comunicazione più rapida ed efficace, con conseguente miglioramento della salute e della bellezza della pelle. La longevità delle cellule della pelle, inoltre, è una preoccupazione significativa quando si tratta di mantenere la pelle giovane e sana.
I neurocosmetici affrontano quest’apprensione incorporando principi attivi che aumentano la durata della vita delle cellule. Tali ingredienti agiscono a livello cellulare per contrastare gli effetti negativi dell’invecchiamento, come la rottura del collagene e la perdita di elasticità. Di conseguenza, aiutano a ridurre la comparsa di rughe, linee sottili e rilassamento cutaneo, promuovendo una carnagione più giovane e ringiovanita.