La pelle ringiovanisce con questo cerotto sconvolgente che inietta mRNA: si torna ragazzi

Ecco come contrastare l’invecchiamento con una formula del tutto nuova ideata da un gruppo di ricercatori americani.

Il tempo passa, si sa, ed è una cosa che prima o poi, tutti dobbiamo accettare. I segni del tempo trascorso sono sulle rughe che si formano sul viso, e queste ci ricordano che non si è più giovani. E così, per rendere la pelle più giovane, si provano vari metodi, tra cui creme anti età che possano essere efficaci, oppure un’alimentazione più sana. O ancora, facendo molta attività fisica.

cerotto: ecco quello anti invecchiamento
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Ognuno usa il metodo che ritiene più congeniale per sé, che lo fa stare meglio. La scienza, da anni si occupa di studiare l’invecchiamento, il perché esso avviene, e anche dei metodi per riuscire a bloccarlo.

È difficile accettare non tanto il fatto di crescere a livello di età, ma soprattutto quello di avere un viso che pian piano diventa più rugoso, le rughe diventano sempre più profonde, e la pelle perde di elasticità.

Probabilmente, se chiedessimo a diverse persone che stanno invecchiando se farebbero di tutto per riavere la pelle liscia e giovane, la risposta di molti (non tutti, eh, ndr) sarebbe racchiusa in un sonoro “sì”.

Il cerotto che aiuta la pelle a ringiovanire

La pelle, dunque, è cosa sacra per l’essere umano. Per contrastare l’invecchiamento, è in corso un nuovo studio, portato avanti dallo Shenzen Bay Laboratory, e dall’Università del Texas.

cerotto: come aiuta la pelle a ringiovanire
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Lo staff di ricercatori ha messo a punto un cerotto cutaneo anti rughe che attraverso dei micro aghi inocula RNA messaggero. L’RNA, trasportato attraverso EV, ossia vescicole cellulari, consente di impartire l’ordine alle cellule del corpo di produrre collagene, che quando si deteriora, porta all’invecchiamento della pelle.

L’esperimento dei ricercatori ha visto coinvolti 12 topi, suddivisi in tre gruppi. Dopo 28 giorni, la pelle dei topi cui avevano iniettato mrNA, era più giovane, simile a quella del gruppo di controllo. I topi trattati con retinoidi, avevano il doppio delle rughe.

Dopo 56 giorni, l’effetto andava scemando, e le rughe tendevano a tornare come in precedenza, prima dell’esperimento. Usando, però, il cerotto cutaneo, la durata del trattamento si estendeva del doppio del tempo.

Dai risultati ottenuti, i ricercatori hanno ipotizzato che il loro trattamento potrebbe essere usato non solo per fini estetici e per curare e ringiovanire la pelle, ma anche per trattare malattie genetiche, tumori di vario tipo e artrosi.

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