È giunto il fatidico momento: la caldaia perde acqua. Cosa fare quindi? Forse possiamo cavarcela senza troppi sforzi: vediamo quando e come.
Complici l’usura del tempo e, spesso, la mancata manutenzione costante dell’impianto, ecco che chi prima chi poi ci ritroviamo tutti a dover fare i conti con perdite della nostra caldaia. Così, per interrompere il gocciolio e le conseguenze che potrebbe comportare, pensiamo immediatamente di contattare il nostro tecnico di fiducia per effettuare la riparazione. Tuttavia, ci sono alcuni casi in cui potremmo cavarcela da soli ed in tutta sicurezza.
Il problema è causato da un elemento ormai compromesso da sostituire? O forse il motivo riguarda la pressione dell’acqua? Ebbene, la cosa più importante da fare innanzitutto è proprio risalire all’origine del problema e comprenderne le cause per potervi porre rimedio. Ed un aumento oppure una diminuzione improvvisa della pressione è proprio la causa numero uno delle perdite d’acqua della nostra caldaia.
Controlliamo quindi la valvola di sfogo: se le gocce che fuoriescono dal sistema sono concentrate proprio su di essa, allora il motivo della perdita è quasi sicuramente un aumento improvviso ed eccessivo della pressione, che non consente alla valvola di “arginare” e contenere la sua potenza. Ed ecco quindi che l’acqua cerca – e trova – sfogo verso l’esterno. Cosa possiamo fare quindi in questi casi?
Cosa fare se la pressione dell’acqua è troppo alta (o troppo bassa)
A questo punto, se la pressione è eccessiva dovremo provvedere a diminuirla o, viceversa, ad aumentarla. Come fare? Ebbene, premuriamoci innanzitutto di spurgare e sfiatare i termosifoni: potrebbero infatti essersi formate bolle d’aria al loro interno, che causano proprio l’instabilità di pressione, ed un semplice spurgo potrebbe essere sufficiente a risolvere il problema.
Se ciò dovesse non bastare, allora possiamo verificare l’indicatore di pressione dell’impianto, si trova solitamente all’interno dell’armadietto (o vano o sportellino) di ispezione. Tuttavia, in questo caso occorre massima attenzione: se si ha famigliarità con il sistema, allora possiamo interrompere il flusso d’acqua dell’intera abitazione e quindi regolare la valvola di pressione in modo che torni al livello ottimale.
È estremamente importante in questo caso, però, non improvvisarsi “tutto-fare”: maneggiare la valvola della pressione richiede esperienza e compiere l’operazione senza essere sicuri di ciò che si fa può non soltanto aggravare il problema invece di risolverlo, ma anche essere pericoloso.
Per questo motivo, meglio evitare il fai-da-te se non si è assolutamente sicuri di dove occorra metter mano e come, ed anche evitare tutorial su internet nella convinzione (il più delle volte totalmente illusoria) di poter imparare in pochi secondi quello che professionisti specializzati hanno imparato in anni di teoria e pratica. In questi casi, quindi, chiamare il proprio tecnico di fiducia è l’unica soluzione consigliata.
