Olio a crudo è davvero salutare consumarlo? La verità che cambia tutto

Olio a crudo: si tratta di una moda culinaria o di un modo di celebrare la freschezza e la varietà di sapori, con una cucina più sana e appagante?

L’utilizzo dell’olio a crudo in cucina non è solo una tendenza gastronomica, ma una pratica che celebra la freschezza e la purezza dei sapori. Da secoli, l’olio extravergine d’oliva è stato il pilastro della cucina mediterranea, ma il suo utilizzo a crudo sta guadagnando sempre più terreno nelle cucine di tutto il mondo. Ma è vero che è più salutare consumarlo?

olio a crudo
Olio d’oliva a crudo: sì o no? – (ascoli.cityrumors.it)

L’olio a crudo, soprattutto l’olio extravergine d’oliva, è una fonte ricca di antiossidanti e acidi grassi monoinsaturi che promuovono la salute del cuore. Tanti sostengono che questi nutrienti benefici si conservano meglio quando l’olio è consumato a crudo, senza subire processi di cottura che potrebbero comprometterne le proprietà salutari.

Utilizzare l’olio a crudo permette di sperimentare una vasta gamma di sapori. Ogni varietà di olio porta con sé un profilo aromatico unico, che può arricchire insalate, piatti di pesce e verdure crude. Dall’intenso fruttato dell’olio toscano al leggero e erbaceo olio greco, la scelta dell’olio può trasformare un piatto semplice in un’esperienza gastronomica.

L’olio a crudo è estremamente versatile in cucina. Può essere utilizzato come base per salse e condimenti, oppure semplicemente versato sopra piatti pronti per esaltarne i sapori. Versare un filo di olio extravergine d’oliva su una bruschetta appena preparata o su un carpaccio di pesce è un gesto che sottolinea l’importanza dell’olio nella cucina contemporanea.

Sebbene l’olio extravergine d’oliva sia la scelta più comune, altri oli a crudo stanno guadagnando popolarità. Oli come l’olio di avocado, l’olio di noci e l’olio di semi di girasole offrono profili gustativi unici e possono aggiungere una nota distintiva a piatti diversi.

Olio a crudo sì o no?

Per apprezzare appieno il potenziale dell’olio a crudo, è essenziale conservarlo correttamente. Evitare l’esposizione alla luce diretta e al calore e conservare l’olio in bottiglie di vetro scuro. Inoltre, sperimentare con diverse varietà di olio e imparare a dosare con precisione possono fare la differenza tra un piatto mediocre e un’esplosione di sapori.

Olio a crudo
L’olio a crudo è più salutare? – (ascoli.cityrumors.it)

Ma, insomma, si tratta di una moda culinaria o di un modo di celebrare la freschezza e la varietà di sapori, con una cucina più sana e appagante? Ecco cosa dicono alcuni nutrizionisti. Ovviamente, ciò che diciamo arriva sempre sulla scorta di quanto sostenuto dagli esperti. O, almeno, una parte di essi.

Alcuni nutrizionisti, infatti, sostengono che non ci sia differenza calorica significativa tra l’olio cotto e quello crudo. Così come sfatano la credenza di molte persone pensano che friggere con questo tipo di olio possa portare ad un aumento di peso e quindi dovrebbero evitarlo. Infine, nelle diete spesso vengono indicati non più di due cucchiaini di olio crudo al giorno. Ma alcuni nutrizionisti spingono la quantità tra i due i quattro cucchiaini al giorno. 

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