Paura di non essere all’altezza della ex del tuo partner: ti spieghiamo la sindrome di Rebecca

Si sente spesso parlare della sindrome du Rebecca, ma con ogni probabilità molti non sanno bene di cosa si tratta. È una situazione che forse hai vissuto anche tu.

La fase iniziale di una storia di amore è in genere quella che si vive con maggiore entusiasmo, soprattutto perché sono tante le aspettative che si hanno dentro di sé (alcune magari non espresse del tutto apertamente) e in cui l’attrazione fisica può essere davvero fortissima.

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Essere gelosi del passato del partner non è salutare – Foto | Ascoli.cityrumors.it

La situazione può però diventare complicata per chi ha un carattere insicuro, magari perché scottato da esperienze negative passate e teme così di dover soffrire di nuovo. In questo caso può subentrare il timore che il partner possa stancarsi in fretta e quindi di essere abbandonato/a.

Non è così raro trovarsi a vivere quella che gli psicologi definiscono la “sindrome di Rebecca”, ovvero quella sensazione che si avverte quando si inizia a pensare di non essere all’altezza della ex della persona che oggi abbiamo al nostro fianco. Si tratta di un caso che al giorno d’oggi può essere frequente soprattutto quando si ha una relazione con qualcuno che ha alle spalle rapporti “ingombranti”, come quelli matrimoniali o in cui è nato un figlio.

Sindrome di Rebecca: una presenza ingombrante in coppia

A volte può capitare di innamorarsi una persona completamente differente dalle proprie aspettative, ma come è giusto che sia è il sentimento che prevale e che porta a mettere da parte ogni certezza. È il caso, ad esempio, di chi inizia un rapporto con una persona che ha un passato importante alle spalle, che magari non è possibile nemmeno eliminare del tutto, specialmente se ci sono figli di mezzo. In questi casi diventa inevitabile abituarsi alla “presenza” della ex con cui il partner deve evidentemente avere rapporti anche solo per la gestione del figlio/a.

Accantonare del tutto dubbi e insicurezze può non essere semplice del tutto. Alcune donne potrebbero essere dubbiose all’idea di avere un figlio nel timore che il compagno faccia sempre un confronto con quanto ha vissuto nella sua precedente esperienza. Questo può accadere anche nelle piccole cose, come quando si va insieme a un’ecografia durante la gravidanza, consapevole che quella per lui non è la prima volta. Il timore di essere sconfitta nel confronto può essere difficile da scacciare, magari anche per chi ha apparentemente un carattere sicuro di sé.

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Anche la gravidanza può essere vissuta in mod non sereno se si è gelosi del passato – Foto | Ascoli.cityrumors.it

Una situazione simile è quella che gli psicologi definiscono “sindrome di Rebecca“, termine che si ispira alle vicende raccontate nel film “Rebecca, la prima moglie“, diretto da Alfred Hitchcock, ispirato al romanzo di Daphne du Maurier. La protagonista in questo caso ha sposato un vedovo, ma continua a essere ossessionata dalla moglie defunta dell’uomo, soprattutto perché la loro governante la ritiene quasi del tutto perfetta. Non può che esserci la paura di sentirsi inferiore e di non riuscire mai ad avere il valore di chi c’era prima, magari senza che ci siano segnali preoccupanti da parte del partner.

Allontanare le paure è possibile

Ma è davvero possibile guarire dalla Sindrome di Rebecca e vivere la propria relazione con maggiore serenità? Fortunatamente sì, ma chi la sta vivendo ora non deve pensare che di essere un caso isolato o quasi. Sono in tanti, infatti, a provare gelosia retroattiva per gli ex del proprio partner, anche se non tutti affrontano questo stato d’animo allo stesso modo. Le donne in genere pensano di non essere migliori di chi c’era prima, mentre gli uomini si basano sul rifiuto della condivisione della partner con altri uomini, perfino se defunti.

Chi sta vivendo questo ne è spesso consapevole e si sente tormentato anche quando il compagno/a non ne dà motivo. Pur non essendo facile, sarebbe ideale provare a dare fiducia a chi si ha vicino, diminuendo questa sensazione solo se ci fossero evidenti problemi. Pensare sempre alla vecchia storia fa del male solo a se stessi, proprio per questo sarebbe utile diminuire il più possibile le domande su chi c’era prima, che non nascono certamente solo per curiosità.

Se la situazione non dovesse migliorare, sarebbe consigliabile iniziare un percorso di psicoterapia, in modo tale da individuare con il medico le cause (spesso si tratta di traumi o delusioni passate) e cercare di ricostruire con nuove fondamentale il rapporto in essere.

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