“Mi perdoni, conosce un avvocato in gamba?”, e in un secondo gli ruba il Rolex

Una ragazza ferma uno degli ingegneri più noti di Ancona per chiedere un’informazione ma è una scusa per prendergli l’orologio

“Scusi, mi può indicare un bravo avvocato qui ad Ancona?”. Una semplice informazione, chiesta con grande gentilezza ed educazione nei confronti di un signore di una certa età che subito si mette a disposizione e comincia a fare una serie di nomi con tanto di indicazioni per le vie. E’ stato un attimo, questa ragazza, talmente soddisfatta, saluta il signore di un certa età con un sorriso e un bacio, un gesto di carineria, magari eccessiva, ma è proprio dietro al quella mossa, a quel bacio che si nasconde tutto. Già perché, la dolce ragazza, non è altro che una ladra, una truffatrice che grazie a quel bacio ha distratto l’uomo e gli ha sfilato in un secondo il Rolex da oltre 5000 euro. Detto, fatto in un batter d’occhio.

Il tesoro
Un Rolex da oltre 5000 euro (Facebook ascolicityrumors.it)

 

Un bacio sulla guancia e tutto è finito. L’uomo di una certa età è uno degli ingegneri più noti e rispettati che ci siano ad Ancona e non riesce a darsi pace per quanto è stato così ingenuo da non capire che poteva essere una truffa. “Non capisco come sia potuto accadere: la sera io stesso faccio fatica a slacciarlo perché a volte il cinturino si incastra. Lei ci ha messo pochi secondi per sfilare l’orologio”, spiega Vladimiro Muti che proprio non riesce a darsi pace e ad andare avanti anche se non si capisce se è più per l’orologio o l’orgoglio.

Ora è caccia alla ladra, con le telecamere non sarà difficile trovarla

I controlli
La Polizia di Ancona mentre cerca di effettuare dei controlli (Ansa Ascolicityrumors.it)

 

E ancora il dottor Muti: “Sembrava onesta, mi ha pure preso in giro, ringraziandomi prima di andarsene. Ho sbagliato io ad essere gentile con lei”. La polizia con le indicazioni del dottor Muti si è già messa sulle tracce di questa donna che dall’accento sembrava tanto romena, ha spiegato l’ingegnere, dando anche una precisa descrizione di come era questa ragazza al momento che ha chiesto l’informazione anche la data, l’orario e il luogo dove è avvenuto il raggiro, ovvero vicino alla stazione.

Per cercare di darle conforto e aiuto, l’ingegnere ha anche chiamato il suo avvocato, ma la ragazza l’ha interrotto dicendo che l’avrebbe chiamato lui, non voleva approfittare dell’ingegnere, diceva lei, poi il patatrac. “Ho estratto dalla borsa la mia agenda per annotare il numero dell’avvocato e forse è stato in quel momento che mi ha derubato. Ricordo che si è offerta per sorreggere l’agenda mentre io scrivevo. Poi, ricevuto il foglietto, mi ha salutato, ringraziandomi con un bacio sulla guancia“, ha svelato al CorAdriatico. Ma per la ladra è stato un gioco di un secondo.

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