Ascoli elezioni comunali, ecco chi è il candidato di centrosinistra: un nome che divide

In vista delle prossime elezioni comunali di Ascoli, il centrosinistra ha scelto il suo candidato, un nome che ha fatto discutere e ha diviso.

La città di Ascoli pensa già alle elezioni comunali del 2024. Il prossimo maggio infatti, scadrà il mandato dell’attuale sindaco Marco Fioravanti e si dovrà formare una nuova giunta comunale. Fioravanti parte in netto vantaggio e molto probabilmente si ricadinderà alle prossime elezioni.

Ascoli, elezioni comunali 2024, il centrosinistra sceglie il suo candidato
Ascoli, per le elezioni comunali del 2024 il centrosinistra ha scelto il suo candidato (AscoliCityRumors.it)

Per questa ragione, il centrosinistra ha deciso di fare fronte comune e proporre un nome che possa contrastare il dominio dell’attuale sindaco della città. Non tutti però, hanno accolto con entusiasmo il nome del candidato e alcuni hanno espresso delle perplessità al riguardo.

Ascoli elezioni comunali, le mosse del centrosinistra in vista del 2024

Il centrosinistra alle prossime elezioni comunali di Ascoli vuole presentarsi unito e compatto. Questo perché per troppo tempo nella città marchigiana si è assistito a un dominio del centrodestra, capitanato dal suo rappresentante Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli ormai dal 2019.

Ascoli, elezioni comunali 2024, il centrosinistra sceglie il suo candidato
Ascoli elezioni comunali, il centrosinistra si fa avanti con il suo candidato per il 2024 (AscoliCityRumors.it)

Non a caso, da diverso tempo è partito il progetto denominato “Cantiere Riformista” una coalizione che raggruppa diverse forze politiche del centrosinistra: dal PD al Movimento 5 Stelle, passando per le liste civiche e i socialisti.

Questo gruppo ha deciso di proporre un nuovo nome come rappresentante in grado di sfidare Fioravanti nel 2024: si tratta di Emidio Nardini, un cardiologo ormai in pensione. Nardini ha già esperienza politica perché si candidò alle elezioni comunali di Ascoli nel 2019 con la lista “Ascolto e Partecipazione” ottenendo un risultato non entusiasmante, appena il 10% dei voti.

Tuttavia, all’epoca non c’era l’unione che si preannuncia per il futuro e i voti furono frammentati tra Nardini e gli altri rappresentanti di Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Dunque, non bisogna considerare questo precedente per valutare la caratura di Nardini come possibile sindaco.

Comunque, non tutti hanno apprezzato questa scelta. In particolare, una parte del “Cantiere Riformista” ha criticato quest’opzione e ha rilasciato una nota ufficiale sul candidato. Nella nota si legge: “I civici e riformisti dopo una attenta analisi dei fatti avvenuti nei giorni scorsi, rinviano qualsiasi scelta in merito alle prossime elezioni amministrative al prossimo mese di settembre. Ritenuto che si debba parlare prima dei temi della città che dei candidati, i civici e riformisti non parteciperanno ai prossimi incontri del cantiere riformista”.

La comunicazione ufficiale continua: “Invitiamo per l’ennesima volta il Pd a tenere conto delle questioni cittadine rispetto alle questioni di partito. Siamo a disposizione per il bene della città senza posizione di subalternità. Se si pensa di relegare il centro a un ruolo di gregari lo riteniamo un grave errore. I nostri valori non sono in vendita“.

Insomma, più che unire il centrosinistra la scelta di Emidio Nardini come candidato potrebbe dividere definitivamente la coalizione ed essere un duro contraccolpo in vista delle prossime elezioni comunali di Ascoli Piceno.

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