Divieto smartphone nella nazione: a chi sarà imposto

Gli smartphone saranno proibiti a tutti i bambini fino agli undici anni: lo ha deciso il parlamento dopo una sollevazione popolare.

Che smartphone e tablet non facciano bene al cervello dei nostri bambini è ormai un fatto pienamente risaputo. Un uso eccessivo e prolungato dei dispositivi elettronici durante i primi anni di vita, infatti, invia al cervello una serie di stimoli intensi e continui che “catturano” l’attenzione del bambino e che lo abituano a essere sollecitato in un certo modo.

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La proposta di legge per vietare i telefoni a scuola Ascoli.cityrumors.it

Quando però vengono a mancare suoni e colori intensi, cioè in tutte le altre occasioni in cui il bambino non si trova davanti a uno schermo, il cervello del minore fa molta fatica a mantenere alta la soglia di attenzione. Per questo motivo i bambini sviluppano dei chiari problemi di attenzione che diventano via via più gravi e potenzialmente dannosi con lo scorrere del tempo.

Questa vera e propria emergenza educativa è diffusa soprattutto nei paesi sviluppati, dove i bambini hanno libero accesso alla tecnologia e anzi risultano sovraesposti ad essa. Ad essere particolarmente drastici sull’argomento, perché toccano ogni giorno l’emergenza con mano, sono gli insegnanti delle elementari e delle scuole medie.

Proprio questa categoria ha deciso di sollevare la questione agli occhi dei principali organi governativi dello stato perché venga creata una legge ad hoc per salvare i bambini da quella che diventerà un’emergenza educativa molto forte in futuro.

San Marino: vietati telefoni a scuola

San Marino ha un’organizzazione statale molto diversa da quella italiana. Nel piccolo stato ai confini dell’Emilia Romagna è infatti possibile presentare una istanza d’arengo, cioè un suggerimento di legge che dai cittadini arriva direttamente in Parlamento.

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I telefoni a scuola sono causa di un’emergenza educativa Ascoli.cityrumors.it

Ad aver recentemente presentato una istanza d’arengo è un gruppo di docenti di scuola media i quali hanno chiesto a gran voce che a San Marino venga proibito dalla legge l’uso dei cellulari e dei tablet in classe a tutti i bambini fino agli undici anni.

L’istanza è stata accolta, almeno in parte: i docenti avevano deciso di spingersi addirittura oltre la propria area di competenza, affermando che per arginare “un’emergenza educativa e sociale ormai insostenibile” era necessario estendere il divieto anche ai locali pubblici. Questa seconda richiesta non è stata accolta, ma la prima parte dell’istanza è stata approvata dal cosiddetto “Parlamento del Titano”, quindi ora il Congresso di Stato, cioè il Governo di San Marino, dovrà presentare una proposta di legge che vieti ufficialmente l’uso degli smartphone a scuola. I termini entro cui la legge sarà approvata non si conoscono, ma è di certo un provvedimento importante che potrebbe estendersi anche all’Italia.

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