Una decisione che ha creato diverse polemiche all’interno del consiglio comunale e per Fratelli d’Italia si tratta di un’operazione elettorale
Una decisione che ha sollevato diverse polemiche. C’è chi dice che sia inutile perché decaduta, chi invece ha presentato la mozione per far sì che tutto sia ancora più chiaro. Di cosa si parla. Della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini che adesso, dopo il voto nel consiglio comunale di Fano, non lo è più. E così dopo polemiche, liti, discussioni politiche e tanti rinvii, alla fine l’ordine del giorno presentato diverse volte dal capogruppo della lista civica InComune di Carla Luzi, è stato approvato e ufficiale è la revoca dell’onorificenza a Mussolini, che fu concessa dal Comune di Fano il 24 maggio 1924.
Una vita fa anzi esattamente cento anni fa. Fu proprio in quel periodo che venne concessa. Ed è solo una coincidenza che la revoca alla cittadinanza di Mussolini cada proprio nel centenario, anche perché l’ordine del giorno in Comune è stato presentato diverse volte, almeno è quello che si dice. Ma la motivazione che ha spinto a revocarla è più che altro per lo spirito che l’ha indotta a darla cento anni fa. Secondo molti fu imposta e in un clima decisamente diverso, ostile e violento, quindi anche per questo non aveva motivo di restare lì e, praticamente, essere anche nei documenti.
E’ solo una trovata politica e propagandistica
L’unica coincidenza relativa al 1924, fu proprio perché in quel periodo, quasi in concomitanza con la cittadinanza onoraria a Mussolini, venne ucciso il deputato socialista Giacomo Matteotti. E quello che provoca un fastidio alla giunta comunale che ha spinto non poco per far sì che si debba portare avanti una simile situazione e ricorrenza. E il fatto che queste due cose cadano in un periodo simile e che siano passati cento anni, soprattutto nell’assassinio di Matteotti, con Mussolini che, in quel periodo, se ne assunse la responsabilità morale e politica.
Questo ha dato un’ulteriore spinta a far sì che l’ordine del giorno venisse portato avanti e alla fine anche approvato. D’altronde non era proprio una cosa che il consiglio Comunale di Fano poteva accettare, visto che lo stesso aveva concesso la stessa onorificenza nel 2021 a Liliana Segre sopravvissuta nel campo di sterminio di Auschwitz. Ma non tutti sono d’accordo con quanto è avvenuto, anche perché potrebbe essere stata una cosa inutile dal punto di vista formale e legale. E a dirlo è Scopelliti della Lega che osserva: “Le cittadinanze onorarie si concedono ai vivi e si perdono quando si muore e semmai si revocano quando l’interessato è ancora in vita. Essendo Mussolini morto il 28 aprile del 1945, la cittadinanza onoraria deve intendersi decaduta”.