Un bilancio di uno dei sindaci più apprezzati e più conosciuti d’Italia, tanto che la sua carriera è nelle istituzioni
E’ uno dei sindaci più apprezzati d’Italia, per Pesaro è stata quasi una manna per come ha gestito la città e anche per i tanti problemi che aveva. Matteo Ricci ha terminato la sua legislatura con due mandati e adesso che l’8 e il 9 giugno si andrà al voto lui passerà la mano ad Andrea Biancani, sempre uomo del Pd e all’interno del consiglio regionale. Per Ricci si chiude un capitolo della sua vita e se ne aprirà un altro probabilmente andando a candidarsi per le Europee. Sul suo futuro però è criptico e non dice granché anzi lascia un velo di mistero, anche perché l’ufficialità della sua candidatura per andare in Europa non c’è, deciderà la Schlein, ma sarà sicuramente un sì a meno che non abbia altri progetti per uno degli uomini di punta del nuovo Pd.
![Il Sindaco](https://ascoli.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/03/ricci1200.jpg)
Il bilancio di dieci anni da sindaco è senza dubbio positivo per Matteo Ricci che proprio in questo 2024 lascia e consegna Pesaro come capitale della Cultura, e di eventi ce ne sono sempre tanti. Lui, il Sindaco che sta per lasciare, traccia una sorta di vademecum per quello che è stato fatto in questi ultimi dieci anni. Ma prima la certezza legata ad Andre Biancani, con Ricci che assicura i pesaresi di essere in buone mani, anche perché lui “vincerà e farà meglio di quello che abbiamo fatto noi: è popolare, concreto e riuscirà a far fare un passo avanti alla città“.
“Pesaro è diventato una città a livello nazionale”
![La squadra](https://ascoli.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/03/ricc740.jpeg)
Per Ricci sono tante le cose che si sono fatte in questi ultimi dieci anni anche se negli ultimi tre c’è stato il grande salto, tanto che lo ribadisce: “Abbiamo lanciato una nuova sfida, quella di “Pesaro nazionale”: ristrutturare l’economia del territorio attraverso un modello di sviluppo incentrato sulla manifattura, ma anche sulla bellezza, sul turismo e sulla cultura. Una cultura declinata attraverso una nuova comunicazione, che raccontava le unicità del nostro territorio. Una cultura del lavoro e del fare, della fatica, dell’intraprendenza, del genio dei nostri imprenditori”.
E sempre tramite la cultura si va avanti, ma anche con l’economia e con tanti altri risultati che sono stati raggiunti. A detta di molti, Pesaro è cambiata per davvero e gran parte del merito si deve al Sindaco sempre disponibile con i suoi cittadini. “In questi anni Pesaro è diventata “città orchestra” così si è definita durante le audizioni della Capitale italiana della Cultura 2024 -, “Città Creativa della Musica Unesco”, “Città della bicicletta”, “laboratorio politico nazionale. Pesaro è anche la prima città ad avere un campo largo di alleanze con l’entrata in Giunta e in maggioranza dei 5stelle, un “Comune tra i più virtuosi d’Italia”. Un modello per il Pd e per gli altri partiti che aspirano al campo largo