Campagna elezioni regionali: Matteo Salvini ad Ascoli Piceno per sostenere Acquaroli viene accolto con fischi e striscioni di contestazioni.
Come era stato annunciato, nella giornata di giovedì 25 settembre Matteo Salvini, segretario della Lega ministro dei Trasporti e Infrastrutture, è arrivato ad Ascoli Piceno per una tappa del suo tour elettorale nelle Marche, a sostegno del presidente di Regione uscente Francesco Acquaroli.
Come solitamente accade, le visite di Salvini non passano quasi mai inosservate, nel bene o nel male suscitano sempre un certo clamore e finiscono su tutti i media. Come è accaduto anche nella tappa di oggi ad Ascoli.
Arrivato al chiostro di San Francesco, in pieno centro, dove era in programma il suo comizio, il segretario della Lega, accompagnato ad alcuni esponenti locali del suo partito, è stato accolto da striscioni, fischi e cori di contestazione. Ecco che cosa è successo.
Cori, fischi e striscioni di contestazione per Matteo Salvini nella tappa del suo tour elettorale ad Ascoli Piceno, per sostenere la candidatura di Acquaroli. Giovedì 25 settembre, intorno all’ora di pranzo, Salvini si è recato nel chiostro di San Francesco per il suo intervento elettorale.
Qui, a pochi metri di distanza, ha trovato ad accoglierlo alcuni attivisti pro Palestina che hanno affisso striscioni di contestazione e bandiere palestinesi, mentre intonavano cori contro il segretario della Lega.
Per la precisione si è trattato di due striscioni, fortemente critici verso Salvini per le sue posizioni nei confronti del conflitto israelo-palestinese e in particolare del massacro a Gaza, con il sostegno al governo di estrema destra israeliano, manifestato anche in una recente intervista ai media israeliani che ha suscitato molte polemiche
In uno striscione – come da foto sopra – c’era scritto: “Scodinzoli per Netanyahu, Salvini Bau Bau Bau“. Mentre il secondo striscione decisamente più duro – come da foto sopra – riportava: “Un minuto di silenzio per ogni morto a Gaza. Salvini taci per sempre“.
Contrariamente alla maggior parte dei Paesi del mondo, a cui di recente si sono aggiunti anche Australia, Canada e Regno Unito, e incluso lo Stato del Vaticano, l’Italia non ha ancora riconosciuto lo Stato di Palestina. Una linea decisa dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conformità agli Stati Uniti di Donald Trump, e condivisa dal vice presidente del Consiglio Matteo Salvini.
Le contestazioni non hanno provocato scontri né tensioni ma l’irritazione del segretario della Lega era evidente, soprattutto per l’eccessiva vicinanza dei contestatori, di cui si è lamentato con gli organizzatori dell’evento e le forze dell’ordine presenti.
“È il bello della democrazia – ha poi aggiunto Salvini, abbozzando – . L’unica riflessione che faccio è che se ci fosse un pranzo del Pd e ci fossero dei leghisti li avrebbero portati via di peso da mezz’ora. Ma siamo diversi. Mi fanno un mix di pena e di tenerezza“.
La visita ad Ascoli è stata una toccata e fuga. Nel pomeriggio Salvini è andato a Grottammare a concludere la giornata.
Le elezioni regionali nelle Marche si terranno domenica 28 e lunedì 29 settembre. Il Comune di Ascoli ha attivato tutti i servizi necessari: le aperture straordinarie dell’ufficio elettorale per ritirare le tessere, il servizio di trasporto gratuito per le persone disabili o con difficoltà a muoversi e ha anche avvisato sui seggi elettorali spostati dalle scuole dove sono in corso lavori.