I sindaci del Piceno si sono riuniti per parlare dell’argomento sanità e hanno parlato della possibilità di una seconda casa della comunità.
L’argomento sanità ha ancora la priorità per i sindaci del Piceno. Infatti, i cittadini chiedono migliori servizi per la loro salute e sperano che le cose possano cambiare presto grazie anche all’uso dei fondi derivanti dal PNRR.
Il 27 ottobre 2023, i sindaci del Piceno si sono riuniti grazie a un incontro organizzato dal sindaco di San Benedetto del Tronto Antonio Spazzafumo. Di cosa si è parlato in questo incontro? E quali sono le conclusioni? Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito.
Sindaci del Piceno, ecco di cosa si è parlato nel corso dell’incontro per discutere della sanità
L’incontro è stato organizzato dal sindaco Antonio Spazzafumo in collaborazione con la direttrice dell’AST, la dottoressa Natalini. Hanno partecipato i sindaci di Cupra, Grottammare, Monsampolo, Acquaviva, Monteprandone, Montalto e Ripatransone.
La Natalini ha preso la parola e ha dichiarato di aver ben presente quelle che sono le principali criticità per quanto riguarda la sanità nel Piceno. Inoltre, ha dichiarato che la questione in merito agli emolumenti arretrati che spettavano al personale sanitario è stata già risolta.
Dopo quest’intervento, i sindaci del Piceno si sono concentrati su come risolvere le criticità. Il sindaco di Cupra, Alessio Piersimoni, come riportato da Il Resto del Carlino ha dichiarato: “Occorre realizzare un presidio al confine della provincia in modo da evitare l’ingolfamento del ‘Madonna del Soccorso’, che d’estate non è neanche facile da raggiungere. In questa struttura dovrebbero lavorare medici specialisti per effettuare visite a cadenza settimanale”.
Il sindaco di Grottammare Alessandro Rocchi ha confermato quest’idea: “Un presidio che copra la parte nord è necessario per poter evitare che i cittadini di rechino al Pronto Soccorso anche per problemi di piccola entità”.
La Natalini però ha precisato che in merito a una seconda casa della comunità, deve intervenire la Regione: “Istanze politiche devono essere poste all’attenzione dell’organo politico. In merito alla casa della salute, ritengo sia necessario partire dalle reali esigenze del territorio, non dai muri”.
Insomma, da questo incontro è emerso che i sindaci del Piceno sono uniti per quanto riguarda le potenziali soluzioni da applicare sul territorio per risolvere i problemi della sanità. Tuttavia, come ha sottolineato la Natalini, ora bisogna aspettare la Regione Marche. Chissà se una seconda casa della comunità possa essere aggiunta alla roadmap già esistente, così da fornire un miglior servizio ai cittadini.