Sostegno per la prima casa: scaduti i termini, ora si vede a chi andranno assegnate

Sono scaduti i termini per chiedere il sostegno per la prima casa, ora si saprà a chi sono assegnate le abitazioni

A seguito degli eventi sismici che hanno colpito duramente il territorio, molte famiglie ad Ascoli sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni divenute inagibili. La risposta delle istituzioni è stata tempestiva attraverso l’implementazione del Contributo autonomo di sistemazione (Cas), una misura volta a supportare i nuclei familiari nella ricerca di soluzioni abitative temporanee.

richiesta sostegno abitativo
Scaduti i termini sostegno prima casa – ascoli.cityrumors.it

Con la scadenza dei termini fissata per lo scorso 5 luglio, si è registrata una richiesta di rinnovo quasi totale, con circa 600 pratiche inoltrate dai nuclei familiari ascolani. Questo dato riflette la persistente necessità di supporto da parte della comunità locale, nonostante il passare degli anni dagli eventi sismici.

Verso una nuova fase: il contributo per il disagio abitativo

Il sindaco Marco Fioravanti e l’assessore Massimiliano Brugni hanno evidenziato come ora sia necessario procedere con le verifiche per definire esattamente quante e quali famiglie potranno continuare a beneficiare del sostegno economico. In questo contesto si inserisce un importante cambiamento: dal 1 settembre, la gestione dei Cas passerà sotto la struttura commissariale e vedrà la trasformazione del contributo in uno nuovo denominato “Contributo per il disagio abitativo finalizzato alla ricostruzione”. Questa evoluzione normativa mira a riorientare le misure di assistenza verso un supporto più mirato alla ricostruzione effettiva delle abitazioni danneggiate.

contributo per il disagio abitativo
Verso il contributo per il disagio abitativo -ascoli.cityrumors.it

Il rapporto sulla ricostruzione presentato recentemente a Roma pone l’accento sulla necessità di superare l’emergenza temporanea e lavorare affinché le popolazioni colpite dagli eventi sismici possano tornare alla normalità. L’introduzione del nuovo contributo per il disagio abitativo si inserisce in questa prospettiva strategica, cercando di creare condizioni favorevoli al ripristino dell’abitabilità permanente e incentivando così i lavori di ricostruzione. È evidente come l’intento sia quello di evolvere da un sistema puramente assistenzialista a uno che promuova attivamente il recupero delle aree colpite.

Nonostante la grande maggioranza delle richieste pervenute dimostri una continua necessità di supporto, è significativo notare come solo una piccola percentuale delle famiglie coinvolte abbia rinunciato al rinnovo del Cas. Queste poche unità rappresentano i casi fortunati che possono già prevedere un imminente ritorno nelle proprie case grazie alla conclusione dei lavori di messa in sicurezza e adeguamento sismico delle loro proprietà. Questa situazione testimonia non solo le difficoltà incontrate nel processo di ricostruzione ma anche la speranza e la determinazione della comunità ascolana nel superarle.

Ascoli si prepara ad affrontare questa nuova fase post-sisma con ottimismo e determinazione, rimane chiaro che il cammino verso una completa normalizzazione richiederà tempo, impegno congiunto e soprattutto un approccio coordinato tra cittadini ed istituzioni.

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