Giornata contro omofobia, Casini :”Se non a scuola, dove?”

“Ancora oggi dopo anni di battaglie assistiamo a violenze nei confronti persone accusate di amare la persona sbagliata, come se ci sia un catalogo di quelle “giuste”. Sui giornali e sui social network emerge, purtroppo, solo la punta dell’iceberg di questo mondo di violenza, ignoranza e incomprensione perché molto spesso non conosciamo le difficoltà che omosessuali, transessuali, bisessuali vivono nel quotidiano anche nelle loro famiglie e amicizie. Anche madri, per fortuna poche, rinnegano l’affettività dei figli perché non canonica. È questione di tolleranza, ma anche e soprattutto di cultura per questo l’uguaglianza e il rispetto devono essere insegnati sin da piccoli, da bambini.”

A spiegare il suo punto di vista, proprio nella Giornata internazionale contro omofobia e transfobia la consigliera regionale del Partito Democratico Anna Casini.

“Allora mi chiedo: se non a scuola, dove? È questa la domanda che mi pongo leggendo le affermazioni dell’assessora all’istruzione Latini che non vuole far parlare gli studenti dei temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali in una giornata come quella del 17 maggio nella quale combattiamo le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Una società può essere migliore solo se tutti possono godere a pieno dei loro diritti, delle loro esperienze, delle loro vite senza invadere quelle altrui. Non c’è bisogno di aggiungere altro: le parole di odio e di chiusura degli esponenti della Lega e Fratelli d’Italia non sono più tollerabili. Ogni giorno di più ci rendiamo conto di quanto il DDL Zan sia necessario: facciamogli riprendere il suo cammino.” – conclude in una nota la Casini.

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