Arriva la pillola che ti ringiovanisce di 10 anni: cambia tutto e ritrovi la giovinezza

Davvero sta per arrivare una pillola che ringiovanisce di 10 anni? Pare di sì. Vediamo la ricerca dietro a questa scoperta.

C’è uno studio che dice che si può riavvolgere l’orologio biologico di più di 10 anni. È stato fatto da un gruppo di scienziati di MultiMedica e dell’Università di Bristol, sia in vitro che in vivo.

Ringiovanire 10 anni
Come ringiovanire 10 anni – ascoli.cityrumors.it

Gli scienziati hanno scoperto che una proteina chiamata LAV-BPIFB4, detta anche proteina della longevità, può far diventare giovani e attive le cellule che supportano la vascolarizzazione del cuore. Si tratta dei periciti cardiaci invecchiati.

È stata somministrata ad alcuni topi anziani questa proteina e i loro cuori hanno ripristinato i livelli di efficienza di quelli di mezz’età.

Insomma, se funziona anche sull’uomo, potremmo avere un cuore ringiovanito di oltre 10 anni.

Arriva la pillola che ringiovanisce di 10 anni?

L’analisi ha avuto una durata di tre anni. Nel contesto dello studio in vitro, condotto dal team di MultiMedica, le cellule cardiache di pazienti anziani affetti da patologie cardiache e sottoposti a trapianto, che provengono dall’azienda sanitaria universitaria integrata di Udine, sono state comparate a quelle di persone in buona salute.

Cuore
Cuore sanissimo con la pillola che ringiovanisce-ascoli.cityrumors.it

La dottoressa Monica Cattaneo, ricercatrice del Gruppo MultiMedica e primo autore del lavoro, ha spiegato che le cellule dei primi, particolarmente quelle che fungono da supporto alla costruzione di vasi sanguigni nuovi, hanno dimostrato di essere più invecchiate e meno performanti.

Tuttavia, l’aggiunta della proteina prodotta in laboratorio, la quale somiglia alla variante in possesso dei centenari, al mezzo di coltura di dette cellule, ha portato a un processo di ringiovanimento cardiaco. I periciti dei pazienti anziani e malati hanno iniziato a funzionare in modo corretto, dimostrandosi maggiormente efficienti nell’indurre vasi sanguigni nuovi.

I ricercatori a Bristol hanno condotto uno studio sui topi e hanno visto che la proteina LAV-BPIFB4 funziona sia per far ringiovanire i topi anziani che per prevenire l’invecchiamento nei topi di mezza età. Si sono accorti che la proteina migliora la circolazione del sangue e riduce la fibrosi, due elementi importanti per valutare la salute del cuore.

“Oggi abbiamo ricevuto ulteriori conferme e un ampliamento del potenziale terapeutico di LAV-BPIFB4. Attualmente, sono in corso studi in vivo utilizzando la proteina ricombinante in cuori anziani, cuori diabetici e aterosclerosi. Speriamo di testarne presto l’efficacia in studi clinici su pazienti affetti da insufficienza cardiaca”.

Queste osservazioni sono state fatte da Annibale Puca, responsabile del laboratorio presso Irccs MultiMedica e professore presso l’Università di Salerno, che ha focalizzato la sua attività di ricerca sullo studio del DNA dei centenari negli ultimi vent’anni.

Il professor Paolo Madeddu dell’Università di Bristol ha fatto parte del team di ricerca che ha indagato il significativo ruolo anti-invecchiamento del gene della longevità e della proteina associata.

La scoperta delle loro notevoli capacità, che consentono di “ringiovanire” uno degli organi vitali del corpo umano, ovvero il cuore, è stata pubblicata sulla rivista scientifica “Cardiovascular Research“. Tale studio è stato finanziato dal ministero della Salute italiano e dalla British Heart Foundation.

Impostazioni privacy