Conti bancari svuotati col nuovo virus informatico: come difendere il proprio home banking

Una nuova truffa svuota i conti bancari. Attenzione al pericoloso virus informatico: ecco come difendere il proprio home banking.

La truffa online sta preoccupando quasi tutto il mondo per l’insidiosità delle operazioni. Questa nuova forma di raggiro è capace di rubare i dati della banca ed entrare nelle app dei clienti, svuotando il conto corrente del malcapitato. È molto difficile da riconoscere, perché si camuffa dietro email che sembrano provenire da enti. È così che i malintenzionati sono riusciti ad ingannare milioni di persone.

Un nuovo virus svuota i conti bancari
Un nuovo virus minaccia i conti bancari di tutto il mondo: di cosa si tratta e come proteggersi (ascoli.cityrumors.it)

La notizia sta facendo il giro in questi giorni, con migliaia di conti svuotati da un nuovo virus che sta facendo vittime in diversi paesi del mondo. I criminali sono abili, capaci di sostituirsi ad enti statali e, dunque, entrare nei conti in banca digitali delle loro vittime. Lo fanno attraverso un trojan che si installa nel pc, rendendo difficile eliminare il programma. Ecco di cosa si tratta e come evitarlo.

Nuovo virus in agguato, attenzione: ti svuota il conto in banca

Come detto, il virus che si insinua nei conti in banca si sta diffondendo in tutti i paesi del mondo. Tra questi c’è anche l’Italia, dove ci sono state finora una decina di truffe. I malintenzionati inviano un’email, che installa un virus trojan nel pc o nel telefono della vittima, rubando i dati bancari. Si chiama Grandoreiro ed è un malware che si sta diffondendo in 60 stati con una vasta campagna di phishing internazionale, prendendo di mira i conti dei clienti di 1500 banche.

Tutto sulla truffa che svuota il conto corrente
Come funziona la nuova truffa che svuota il conto corrente (ascoli.cityrumors.it)

Nel gennaio 2024 le forze dell’ordine hanno lanciato un’operazione che ha coinvolto Brasile, Spagna, Interpol, Eset e Caixa Bank, annunciando l’interruzione degli attacchi che avevano interessato i paesi di lingua spagnola. In Brasile ci sono stati 5 arresti e 13 azioni di perquisizione e sequestri. Anche l’Italia è stata coinvolta in questa truffa informatica.

La nuova campagna di phishing sta colpendo i malcapitati con email che si spacciano per enti governativi in Messico, Argentina e Sudafrica, tra cui organizzatori dell’amministrazione fiscale e servizi di riscossione. I messaggi vengono scritti nella lingua madre del destinatario, dunque anche in italiano. Grandoreiro esegue una profilazione dettagliata delle vittime e decide se eseguire la truffa o meno sul dispositivo. La soluzione per evitare l’installazione del virus è non rispondere mai ad email sospette.

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