Gianmarco Tamberi è il nuovo volto dello spot della Regione Marche, e posta una foto mentre gusta un’eccellenza ascolana.
Il campione di salto in alto italiano ai Giochi di Tokyo 2020 e campione del mondo a Budapest 2023, nato a Civitanova Marche il primo giugno 1992, è il protagonista del nuovo spot della Regione Marche girato in diverse località per spingere la promozione del turismo su tutto il territorio.
Le riprese del video promozionale sono state girate anche in piazza del Popolo e in piazza Arringo, si vede lo sportivo con in testa un cappello da cuoco sostare presso lo stand della Gastronomia Migliori per preparare e poi vendere una delle eccellenze gastronomiche della città e della regione tutta, le famose olive all’ascolana.
Il post di Gianmarco Tamberi dedicato alle olive ascolane
“Vogliamo parlare della bontà delle olive all’ascolana? Non so voi ma io quelle poche volte che mi concedo un pasto di sgarro le cerco ovunque e queste…. Bè queste erano le originali di Ascoli Piceno!!!! Chi non le ha mai provate non sa di che cosa sto parlando ma gli auguro di scoprirlo presto” commenta il campione di salto in alto di Ancona, scrivendo su Facebook questo messaggio corredato da una foto ripresa durante le riprese dell’ultimo spot per la Regione Marche.
Infatti lo sportivo è stato scelto come volto per la campagna di promozione turistica della Regione Marche e ha fatto tappa in numerose zone di tutte le province marchigiane.
Per girare lo spot promozionale, Gimbo, che è uno degli sportivi marchigiani di rilevanza nazionale e internazionale, ha già visitato la faggeta di Canfaito in provincia di Macerata e ha fatto visita anche al Castello di Gradara, alla rotonda di Senigallia, nel borgo di Torre di Palme e ovviamente ha girato delle scene anche in piazza del Popolo ad Ascoli Piceno.
Sotto il post pubblicato da Gimbo sono stati tanti i commenti dei suoi fan che hanno confermato la bontà delle olive, alcuni lo hanno invitato presso le loro case ad assaggiare olive all’ascolana fatte con la ricetta originale, magari tramandata da generazione in generazione, che sono buone come quelle della nonna perché realizzate a mano, una per una, con tanto amore.
Antonella R. commenta: “Chi non le ha mai assaggiate non saprà mai cosa si perde, grazie Campione per le tue belle parole. Ti aspettiamo in Ascoli per fare un giro nelle sue bellezze architettoniche, nella sua antica storia, anche per degustare altre delizie della cucina ascolana!”.