Ancora problemi per gli italiani con il digitale terrestre: il rischio è quello di non poter più vedere la Rai in tv.
Tra rimandi e mancato accesso al nuovo sistema innovativo e qualitativamente molto più adeguato ai nostri tempi, il digitale terrestre nel nostro paese non riesce a decollare. Il problema riguarda milioni di italiani che a oggi rischierebbero di restare letteralmente all’oscuro. Il progetto era partito in pompa magna, per dirla in un certo modo, con i proclami del Governo dell’epoca, parliamo di qualche anno fa, in merito a una nuova procedura che avrebbe garantito una fruizione del servizio di altissimo spessore.
Lo stesso Governo, in sede di presentazione del progetto riguardante il nuovo digitale terrestre, fissa i vari step riguardanti la modernizzazione dello stesso sistema. Si provvede a elargire dei bonus per consentire ai cittadini di dotarsi di supporti nuovi e tecnologicamente più avanzati per avere accesso alla visione dei contenuti digitali.
Lo switch off definitivo non arriva, oggi. Per la stessa operazione si è fissata la data del prossimo settembre. Nel frattempo i cittadini si interrogano in merito all’intera operazione e in molti rischiano di non avere più accesso alla visione di numerosi canali.
Potresti non vedere più la Rai in TV, 5 milioni di italiani a rischio: le ipotetiche soluzioni
Il rischio è più che mai concreto. Una nota dell’Unione nazionale comuni comunità enti montani (UNCEM) denuncia il fatto che attualmente tantissimi italiani non hanno accesso, per esempio, ai canali Rai. Lo stesso presidente della sigla citata, Marco Bussone, in merito alla questione ha dichiarato quanto segue: “Sono almeno 5 milioni gli italiani che hanno difficoltà a vedere la RAI o l’intero bouquet di canali”.
La realtà dei fatti, sempre secondo i dati UNCEM, ci dice che la situazione è addirittura peggiorata nel corso degli ultimi mesi. All’origine delle difficoltà per quel che riguarda i comuni montani, ci sarebbe la cessione delle frequenze di trasmissione nel corso degli anni passati. Oggi, di fatto, con una situazione assolutamente confusionaria, non ci sarebbe la struttura adeguata per garantire ai cittadini la visione degli stessi contenuti.
Sempre Bussone, inoltre, si dice convinto che il problema non possa essere risolto ricorrendo per esempio alla rete, considerando che la banda larga in alcuni territori non è ancora arrivata. Il satellite potrebbe rappresentare la soluzione, per tipologia degli impianti e relativa qualità del servizio. I cittadini insomma restano in attesa, nella speranza di riprendere a fruire dei servizi della tv pubblica, pagata attraverso il canone obbligatorio.