Sono 90 anni dall’inaugurazione del lungomare di San Benedetto: il Circolo dei Sambenedettesi lo ricorda alla citta e chiede un omaggio più visibile per il protagonissta della grande opera progettuale, Luigi Onorati

SAN BENEDETTO – Festa della Madonna della Marina: oggi come allora, sono 90 anni dalla inaugurazione del Lungomare di San Benedetto. Il Circolo dei Sambenedettesi lo ricorda all’intera città, perché passeggiando su uno dei più importanti lungomari italiani chiunque possa riflettere sulla scelta, allora avvenuta, di dare a San Benedetto un volto turistico che è ancora oggi la principale immagine dell’offerta balneare della nostra città. “Il nostro primo pensiero va a Luigi Onorati, che con una visione avveniristica e una capacità professionale di assoluto rilievo, fu protagonista della grande opera progettuale e ne guidò la rapidissima realizzazione. A lui deve andare un omaggio della città più visibile e significativo del piccolo Largo Onorati vicino al monumento dei Caduti. Il Circolo gli dedicherà un film documento incentrato sulla fase di progettazione e di realizzazione nel 1932 del nucleo di opere che trasformarono il centro cittadino (sua anche la progettazione della Palazzina Azzurra) e che determinarono una svolta storica che diede al borgo peschereccio una vocazione turistica che ancora oggi ci caratterizza”, affermano dal Circolo.

Il film verrà proiettato alla Palazzina Azzurra il 12 agosto, in occasione della tradizionale Serata Azzurra che il Circolo dei Sambenedettesi organizza ogni estate.

“Facciamo un appello ad enti e istituzioni perché questa straordinaria ricorrenza abbia la visibilità che merita e sia valorizzata con eventi adeguati nel corso del 2022. Il Circolo lo farà, come sempre, nella sua veste di Istituto per la conservazione del dialetto e delle tradizioni popolari, ritenendo fondamentale che non ci sia nessuna perdita della memoria, in una città che deve guardare alla propria storia per costruire il futuro e prendere esempio dalle grandi opere del passato per avere una visione adeguata dei passaggi che il presente ci impone e che possono trovare illuminazione dalla riscoperta delle radici”, è la conclusione del presidente del Circolo, Gino Troli.

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