Una sconfitta dopo l’altra, nove in sedici giornate disputate e ben cinque nelle ultime sei gare. E una classifica che ora piange miseria: l’Ascoli dopo il ko contro lo Spezia è scivolato in diciannovesima e penultima posizione, ormai in piena zona retrocessione. Castori è chiamato a risolvere tanti problemi sia per ciò che riguarda la fase difensiva che quella offensiva
Non ci voleva proprio. La sconfitta contro lo Spezia arrivata proprio al 90′ grazie a un gol di Hristov è stata una vera e propria doccia gelata abbattutasi sull’Ascoli e sui suoi tifosi. Amarezza, rabbia e frustrazione hanno preso il posto della fiducia che aveva accompagnato la vigilia del match contro i liguri.
C’è soprattutto la consapevolezza, sia tra i tifosi che all’interno della società, che la classifica sia sempre più allarmante: ormai bisogna prendere atto della nuova dimensione del Picchio, che consiste a tutti gli effetti nella lotta per non retrocedere in Serie C.
Una realtà triste con la quale bisogna però confrontarsi e fare i conti a partire proprio da oggi. Il rischio di perdere la Serie B esiste, è anzi quanto mai concreto. Una dura presa di coscienza da parte di tutto l’ambiente è necessaria, soprattutto in vista dei prossimi decisivi impegni.
I numeri del resto non mentono: l’ultima vittoria dell’Ascoli in questo campionato risale al 21 ottobre scorso, quando i bianconeri piegarono per 2-0 il Lecco allo stadio Rigamonti-Ceppi. Da allora Mendes e compagni hanno inanellato cinque sconfitte e un solo pareggio.
Ascoli, Castori al lavoro per risolvere i problemi. E sabato arriva il Catanzaro
Un ruolino di marcia a dir poco deprimente che neanche il più pessimista dei tifosi bianconeri avrebbe mai immaginato. Ma la dura realtà è quella di una squadra che dopo il cambio di allenatore fatica ad assimilare i dettami del nuovo tecnico.
L’esonero di William Viali e l’arrivo di Fabrizio Castori ha portato cambiamenti importanti nell’impostazione in campo, a partire dal modulo di partenza. L’Ascoli è passato da una difesa a quattro ad una a tre e in questo momento fatica ad entrare nei nuovi meccanismi.
Servirebbe più tempo a Castori e alla squadra per assimilare al meglio le novità tattiche, ma quello che mancherà sempre è proprio il tempo. Si gioca a un ritmo infernale e non c’è spazio per allenarsi a dovere.
Sabato prossimo poi l’Ascoli dovrà affrontare un altro avversario di tutto rispetto, il sorprendente Catanzaro terzo in classifica a soli tre punti dalla seconda piazza. Si salvi chi può.