Un altro intervento in diretta di Emiliano Viviano. Qualche giorno fa il portiere dell’Ascoli ha raccontato un momento importante della sua carriera, un episodio molto particolare che ha segnato una svolta nel suo percorso professionale
Emiliano Viviano non è mai banale. Il portiere dell’Ascoli, in uno dei suoi consueti interventi in diretta su TvPlay, ha attinto allo sterminato bagaglio di ricordi della sua lunga carriera raccontando dettagli e particolari un episodio avvenuto molti anni fa.
In queste ultime settimane uno dei principali argomenti della galassia calcistica, almeno per ciò che riguarda il campionato di Serie A, è la sorprendente scalata del Bologna ai primi posti della classifica.
La squadra allenata da Thiago Motta al netto di un paio di recenti passaggi a vuoto gravita in piena zona Champions League e sta facendo rivivere ai suoi tifosi delle straordinarie emozioni che nessuno nel capoluogo emiliano sognava di poter rivivere.
Ebbene, dal 2009 al 2011 Viviano difese da titolare i pali della porta felsinea. Due stagioni ricche di soddisfazioni quelle vissute dall’estremo difensore fiorentino: il suo rendimento fu talmente elevato che nel corso dell’estate del 2011 fu ingaggiato addirittura all’Inter.
Proprio nella stagione 2009-2010 però il Bologna conobbe uno dei momenti più difficili della sua storia. A causa dei problemi finanziari attraversati dalla famiglia Menarini, azionista di maggioranza, il club si ritrovò a ridosso di Natale ad un passo dal fallimento.
Bologna, il racconto di Viviano è un tuffo nel passato: i dettagli della sfida contro il Parma
A vivere sulla propria pelle quei drammatici momenti furono i giocatori di quella squadra, Viviano compreso. Il racconto del numero uno dell’Ascoli è incentrato su una partita molto sentita in casa rossoblu, il derby contro il Parma. Una sfida che andò in scena domenica 13 dicembre 2009 allo stadio Tardini.
“Arrivammo a mezz’ora dal fallimento: andammo a giocare a Parma una partita prima della sosta natalizia. Il nostro allenatore ci disse prima di entrare in campo: ‘ragazzi, vi ringrazio per quello che avete fatto finora ma purtroppo la società è fallita’. Iniziammo a fare riscaldamento e i nostri tifosi ci urlavano che il Bologna si era salvato“.
Il racconto di Viviano prosegue: “Abbiamo giocato quella gara, peraltro persa per 2-1, e in effetti subito dopo venimmo a sapere che la società aveva evitato il fallimento. Però ricordo che noi per sei mesi non abbiamo preso lo stipendio, abbiamo fatto riunioni con le banche. Fu un periodo davvero difficile e di grande sofferenza“.
